Modena, 8 giugno 2011. I tagliandi con la celebre coppia e l’effige della Confraternita del gnocco d’oro hanno letteralmente sommerso la redazione. Ne sono arrivati a migliaia, e — tramite loro — si sono dati battaglia alcuni dei bar più conosciuti di tutta la provincia modenese, dalla pianura all’Appennino. Ora siamo arrivati alla fine di una corsa lunga due mesi: domani, alla Camera di commercio (ore 12, via Ganaceto) i vincitori del nostro gioco, un sondaggio popolare che ha attraversato le nostre pagine, verranno premiati dalle istituzioni per la loro abilità di chef.

L’obiettivo di questa iniziativa, organizzata insieme alla casa editrice Artestampa che ha pubblicato il libro La confraternita del gnocco d’oro del gourmet Luca Bonacini era quello di scovare quali sono le cucine da cui esce il miglior gnocco fritto modenese. Con un ‘coefficiente di difficoltà’, però: il voto è stato dato al sapore del gnocco gustato a colazione, come facevano i nostri nonni per non sprecare nemmeno un pezzo di quello fritto la sera prima. I bar e i lettori si sono misurati in questi 60 giorni caldissimi in una gara davvero mozzafiato. Ci sono stati dei testa a testa molto interessanti, che domani verranno svelati e festeggiati.

In programma non c’è solo la premiazione del sondaggione del Carlino. Anche la confraternita, infatti, consegnerà un suo personalissimo premio, un tributo al gnocco di qualità. I gourmet che hanno dato vita al libro hanno nominato dei cavalieri, cavalieri di Gran gnoc, col compito di eleggere il migliore fra i piatti dorati. La giuria si è aggirata in incognito per i 60 bar della guida e ha decretato a suon di assaggi (che invidia) il vincitore.

Il libro La confraternita del gnocco d’oro è l’ultima fatica di Luca Bonacini (fotografie di Luigi Ottani, prefazione di Massimo Bottura, Federico Menetto e contributi di Roberto Armenia, Giorgio Boschini, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Pederiali). Come scrive Artestampa nella presentazione ‘risponde a tutte le domande e le curiosità sul famoso gnocco fritto.

E’ una passeggiata alla ricerca dei luoghi dove è ancora possibile gustare il tradizionale gnocco fritto modenese, da consumarsi ben caldo e fritto al momento, per una prelibata prima colazione con caffelatte o cappuccino, o per uno spuntino con un buon bicchiere di Lambrusco: ecco il patrio rinfresco, per usare l’affettuosa definizione coniata da Antonio Delfini’. Fra le sue pagine si trovano ‘i personaggi, non solo modenesi, che sono stati estimatori dell’ottima pietanza, i locali più amati dove gli avventori fanno la fila per aggiudicarsi l’ingrediente principe della colazione alla modenese e le altre province italiane e all’estero che l’hanno adottato, alla ricerca dei posti dove il gnocco che per noi vuol dire tradizione è diventato trendy’.