Modena, 1 luglio 2011- In provincia di Modena, il delicato processo di bonifica dell'amianto rallenta. In tre mesi, infatti, cioe' dal 30 marzo a ieri, sono stati sanati soltanto due siti: si e' passati da 112 a 110 edifici contenenti amianto (nel trimestre precedente, il saldo era stato di -17). Lo rivela il report dell'Arpa in cui si precisa che, a livello regionale, "le recenti attivita' di bonifica per la rimozione completa del materiale contenente amianto negli edifici pubblici o privati aperti al pubblico ha riguardato 568 siti, su un totale di 1.198 siti mappati inizialmente". La mappatura viene aggiornata periodicamente dalla Regione sulla base dei piani di controllo attuati dalle Ausl.

"I 630 siti rimasti comprendono anche quelli su cui sono stati effettuati gli interventi di parziale rimozione o bonifica intesa come incapsulamento o confinamento e che sono stati riclassificati dopo questi interventi- spiega l'Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente- su tutti questi siti le Ausl svolgono attivita' di controllo e vigilanza per verificare che i proprietari mettano in atto tutte le procedure previste dalla legge per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini".

Nel modenese, in attesa della bonifica ci sono ancora lo spogliatoio dei campi da calcio, l’istituto alberghiero, la polisportiva, il cinema Ariston di Carpi, il bocciodromo di Castelnuovo Rangone e quello di Cavezzo, la sede staccata di servizi sociali e biblioteca a Finale Emilia, la Conad e il tennis club di Mirandola. Nella citta’ di Modena, invece, l’Arpa segnala le ex fonderie di via Santa Caterina, la scuola dell’infanzia paritaria “Regina della pace”, il circolo sportivo Sirenella e la scuola di equitazione.  Poi ci sono le due scuole materne “Laura Boccolari Boschetti” e “Fossa monda”, il poliambulatorio di via del Pozzo, l’Ospedale Estense, il nido d’infanzia Melograno, e il Policlinico (qui c’e’ stata una parziale rimozione).