Modena, 24 aprile 2012 - Il 10 maggio la carovana del Giro d’Italia passerà da Modena: la tappa partirà di fronte al Museo Casa Enzo Ferrari. Benissimo. Sul nostro fascicolo sportivo troverete la lista di iniziative collaterali che precedranno la manifestazione sportiva.

 La scelta di portare in città la corsa ciclistica ha un motivo preponderante: dare visibilità al neonato Museo Enzo Ferrari, bisognoso di pubblicità e di visitatori. Buona l’idea, ma forse si poteva fare qualcosa di più. Accade infatti, che sul sito Internet ufficiale del Giro d’Italia, cliccando sulla tappa di Modena compaiano le informazioni turistiche sulla città.

Non si parla del Museo dedicato al Drake, se non per dire che quest’anno è stato inaugurato. Non una parola sulla mostra, sui contenuti, sull’architettura. In compenso si spendono righe per ribadire che Modena fu «baluardo socialista e comunista, repressa pesantemente in epoca fascista, teatro di molteplici rappresaglie partigiane, soprattutto nel primo biennio del dopoguerra»... E’ questo il marketing territoriale?
 

Roberto Grimaldi