Modena, 14 giugno 2012 - Gli sfollati fai-da-te si organizzano e ora possono anche auto-censirsi on line. Nel campo del Sorriso di via Cesare Battisti a Rovereto (frazione di Novi di Modena), ad esempio, sono accampate 35 persone. Dormono in roulotte, e solo una ha l'allacciamento all'energia elettrica. Non hanno l'acqua e nemmeno il wc nè la doccia.

"La nostra casa ha parecchie crepe, ma non è ancora stata vista dai tecnici e quindi non sappiamo se è agibile- racconta Stefano Pavesi- il campo Roma allestito dalla Protezione civile capitolina qui a Rovereto è pieno, non ci danno i pasti e non ci lasciano entrare neanche per andare in bagno; così ci siamo arrangiati per i fatti nostri e grazie al volontariato della zona".


Nel campo La Favorita di Mirandola invece, in realtà il giardino pubblico dell'omonima via, ci sono un centinaio di persone che la notte dormono in tenda. A loro va meglio perchè hanno una fontanella, bagni chimici, docce,
la Protezione civile porta l'acqua e spesso passa la Croce blu. "Abbiamo l'opportunità di non pesare sulle spalle di nessuno, di restare vicino alle nostre abitazioni inagibili, e la sfruttiamo", dice Alberto.

La mappa degli sfollati fai-da-te è sul sito Internet www.terremotoemilia.com , un'iniziativa che cerca di censire tutti i campi autogestiti della Bassa dando la possibilità a chi ci vive di segnalarli on line.

Creato da due amanti di web, grafica e comunicazione come emanazione dell'omonima pagina Facebook, l'intento della mappa web sugli sfollati fai-da-te è quello di capire quali sono i campi "privati" messi in piedi "dalle persone che decidono di rimanere vicino a casa e che non ricevono aiuti costanti dalla Protezione civile", si legge sul sito. Così, chiunque voglia dare una mano in autonomia e senza passare dalla macchina istituzionale, può sapere dove recarsi.

Attivo da una settimana, finora il sito ha raccolto le segnalazioni di 17 campi autogestiti, con tanto di indirizzo e contatto del referente, per un totale di oltre 600 persone accampate alla meno peggio (compresi anziani e bambini). Oltre la metà si trova lungo il fiume Secchia e soprattutto nella zona di Rovereto. E proprio qui, due giorni fa (martedi' 12 giugno), c'è stata un'assemblea pubblica tra i residenti di questa frazione "dimenticata" e il sindaco di Novi di Modena Luisa Turci. Il primo cittadino è stato contestato dagli abitanti della zona e ha ammesso che alcune cose non hanno funzionato.

"Ho l'impressione che a Rovereto ci siano stati ritardi e carenze- riprende Stefano Pavesi- mio fratello ad esempio, che è nella tendopoli di Novi, non ha avuto nessun problema. Al nostro campo autogestito, invece, la Protezione civile non c'è e ci sarebbe piaciuto almeno che il sindaco fosse venuto a portarci qualche parola di conforto. Le istituzioni devono stare vicino alla propria gente, anche a quella delle frazioni". Da ieri, intanto, il campo Roma allestito dalla protezione civile del Campidoglio a Rovereto di Novi dopo la scossa del 29 maggio ha raddoppiato la capacità di accoglienza: ora è pronto a ospitare 480 persone.

Fonte Dire