Modena, 16 ottobre 2012 - SERBATOI a secco e debiti per oltre 100mila euro con i fornitori che ormai hanno sospeso gli approvvigionamenti. È l’incredibile scenario che si trovano a vivere i vigili del fuoco modenesi (gli eroi del terremoto) a seguito dello sforzo sostenuto per affrontare l’emergenza del sisma. Sforzo mai ripagato, almeno sul piano economico, denunciano i sindacati. «Se rientrando a casa vi ritrovate un mezzo dei vigili del fuoco fermo con le quattro frecce accese non spaventatevi. Potrebbe trattarsi — spiega il sindacato Conapo — di un mezzo rimasto a secco. È anche questo il rischio che i vigili del fuoco di Modena devono correre nelle ultime settimane».

Una situazione tale da non permettere il regolare svolgimento di un mestiere che è a tutela di tutti: «A rischio sono anche e soprattutto le attività quotidiane svolte nell’ambito delle zone terremotate. Dal mese di maggio — denunciano i pompieri — abbiamo consumato una ingente quantità di carburante, senza che un solo euro in più sia giunto nelle casse provinciali dalla Tesoreria Nazionale. Stessa cosa per i fondi della gestione commissariale alla calamità regionale: i soldi stanziati anche per i Vigili non sono mai arrivati».