Modena 25 aprile 2019, anarchici in corteo. Città blindata

Manifestazione contro il Cpr. Il questore: «Arriveranno anche da altre regioni»

Manifestazione SiCobas (fotoFiocchi)

Manifestazione SiCobas (fotoFiocchi)

Modena, 22 aprile 2019 - Senza fare inutili allarmismi, quello di giovedì prossimo potrebbe essere un 25 aprile più impegnativo del solito, per la manifestazione che si svolgerà in città contro l’apertura di un Cpr (centro di permanenza per il rimpatrio).

Come noto, infatti, all’interno della stessa struttura che ha visto trovare spazio negli anni prima il Cie poi il Cpt, dunque stiamo parlando di viale La Marmora, aprirà nei prossimi mesi (ma sulla data ancora non ci sono certezze) un centro dentro al quale dovrebbero essere ospitati temporaneamente persone di origine straniera entrate irregolarmente nel nostro Paese, più precisamente stranieri che non sono in possesso di documenti e che riferiscono le loro generalità verbalmente (persone che in estrema sintesi non possono ottenere la protezione internazionale).

Un 25 aprile che si preannuncia più impegnativo non solo, in primis, per le forze dell’ordine, quanto, anche, per chi non trascorrerà fuori città il giorno di festa. Il motivo è presto detto: secondo le previsioni dovrebbe tenersi un corteo particolarmente partecipato, che dovrebbe snodarsi non solo in parte del centro storico, ma anche in zona Sacca, ovvero non lontano dall’ex Cie/Cpt e futuro Cpr, ‘obiettivo’ delle proteste e oggetto di una conferma sulla sua apertura, da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini nell’ottobre dello scorso anno. A partecipare dovrebbero essere diversi gruppi anarchici provenienti non solo da fuori provincia, ma anche da altre regioni. Per questo è plausibile immaginare che in città il 25 aprile le presenze potrebbero essere davvero tante. Ieri il questore Maurizio Agricola ha confermato che sono attese persone «provenienti sia da fuori dell’Emilia che da altre regioni del Centro Nord. Noi – le parole del questore – ci stiamo attrezzando in modo tale che tutto possa svolgersi in serenità e senza contrasti».

Nulla di ufficiale si sa sul tragitto che i manifestanti dovrebbero affrontare, presumibilmente l’ipotesi del centro storico e del quartiere Sacca è quella più quotata. Va detto che la nostra città si dimostra sempre più allenata nell’affrontare manifestazioni di questo genere, che comportano sempre un impegno notevole per l’ordine pubblico. Lo dimostrano i recenti cortei del sindacato intercategoriale ‘Si Cobas’, che hanno visto sfilare centinaia di persone in pienissimo centro (la via Emilia) senza che si siano registrati incidenti o episodi di cronaca degni di nota.