A Formigine il festival ’Idea’ In 600 per l’economista Cottarelli "Più tecnologie, meno sviluppo"

Grande pubblico per l’incontro che ha aperto al castello la kermesse organizzata dal Comune. Sul palco anche il giornalista Marco Damilano, oggi i filosofi Gancitano e Colamedici, poi Mario Calabresi. .

A Formigine il festival ’Idea’  In 600 per l’economista Cottarelli  "Più tecnologie, meno sviluppo"
A Formigine il festival ’Idea’ In 600 per l’economista Cottarelli "Più tecnologie, meno sviluppo"

È iniziato ieri ’Idea. La festa del pensiero’, occasione di riflessione sull’attualità organizzata dal Comune di Formigine. Circa seicento persone hanno partecipato al primo incontro, che si è tenuto nell’area verde circondata dalle mura dell’antico castello. Ospite d’eccezione, l’economista Carlo Cottarelli, intervistato dal capo della redazione modenese de Il Resto del Carlino Barbara Manicardi. Già direttore del Fondo Monetario Internazionale e commissario straordinario per la revisione di spesa nel biennio 2013-2014, Cottarelli ha aperto l’incontro trattando il tema dell’inflazione. Attraverso una disamina storica affrontata con la chiarezza che lo contraddistingue, l’esperto ha evidenziato come, negli anni Settanta, si sia tolto al potere politico il controllo della moneta. Nonostante nella primavera del 2021 si sia assistito a un forte rialzo dei prezzi, dovuto anche ad errori tecnici, il modello di mantenere le banche centrali indipendenti risulta per Cottarelli ancora l’unico percorribile. Prendendo spunto dal suo ultimo libro ’Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia’, Cottarelli ha poi approfondito la questione della produttività. E fa l’esempio degli Stati Uniti, che vedono nel secolo scorso un aumento della produttività al 2%, rispetto a un mero 0,4% attuale. Ciò significa che, nonostante le cosiddette nuove tecnologie, oggi si assiste a uno sviluppo che è sceso a un quinto rispetto a cento anni fa. Con un sorriso, Cottarelli chiosa che, di tutto ciò che aveva immaginato Stanley Kubrick alla fine degli anni Sessanta in ’2001: Odissea nello spazio’, l’unica tecnologia alla portata dell’uomo di oggi sia la videochiamata. La più grande preoccupazione dell’oggi, al di là delle ’manie del green’ è il riscaldamento del clima che può essere combattuto solo ed esclusivamente se si persegue l’eliminazione totale delle emissioni di anidride carbonica. Il festival è poi proseguito con l’incontro con il giornalista Marco Damilano. Oggi ’Idea. La festa del pensiero’ prosegue alle 17 con i filosofi Maura Gancitano e Andrea Colamedici (Tlon) che parleranno dell’illusione del lavoro. Ospite finale, alle 18.30, Mario Calabresi sul valore del ricordare.