"Abbiamo trovato le aule, basta lezioni online Una soluzione che va oltre le aspettative"

Provincia, il presidente Tomei esulta: "Entro dicembre settanta nuovi spazi tra Centro famiglia di Nazareth e altre strutture"

di Paolo Tomassone

"Abbiamo trovato la migliore soluzione del mondo, inimmaginabile quando ci siamo messi alla ricerca di nuovi spazi". In una delle fasi più critiche per l’organizzazione scolastica, dopo che l’emergenza Covid-19 ha fatto emergere tutti i limiti delle strutture scolastiche che devono accogliere oltre 54mila studenti delle scuole superiori modenesi, la Provincia entro settembre potrà garantire al sistema 60 aule in più rispetto a quelle attuali e un’altra decina entro dicembre. Lo annuncia il presidente, Gian Domenico Tomei, che sta coordinando il gruppo di lavoro per assicurare la ripartenza dell’anno scolastico in presenza. "Sospendiamo la didattica a distanza, così come prevede il ministero dell’Istruzione" spiega Tomei facendo riferimento alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico inviate a dirigenti e ai coordinatori didattici delle scuole. Secondo il ministero, infatti, l’impossibilità di mantenere i necessari distanziamenti nelle aule "non determinerà l’automatica interruzione della didattica in presenza quanto, piuttosto, esigerà l’adozione delle altre misure ormai ben note di prevenzione del contagio, ivi incluso l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi". Si stanno intensificando gli incontri anche con i tecnici dell’Agenzia della mobilità, per assicurare il funzionamento del trasporto pubblico alla ripartenza delle lezioni in presenza, anche attraverso interventi sugli impianti semaforici per garantire un miglioramento del transito di bus e corriere nel traffico cittadino: "a settembre dovremo lavorare molto – dice – ma la cosa positiva è che si sospende la Dad e si andrà a scuola tutti in presenza". Le aule del Fermi nella succursale di via Rainusso, dal prossimo anno saranno destinate al liceo Muratori-San Carlo e dal Barozzi. Ma la notizia più importante (e più attesa) riguarda i nuovi spazi già utilizzabili il prossimo anno scolastico, recuperati in poche settimane. Il bando pubblico fatto a giugno dalla Provincia non ha prodotto grandi risultati, dal momento che le proposte arrivate non sono state ritenute adeguate alle esigenze delle scuola dalla commissione tecnica. Proficuo, invece, l’accordo tra l’ente di viale Martiri della Libertà e la diocesi: al Centro Famiglia di Nazareth – che in passato ha ospitato il liceo e le magistrali Cardinal Morone e Maria Immacolata – andranno circa 300 studenti dell’Istituto Fermi in 14 aule ricavate in una superficie di oltre duemila metri quadrati al piano terra e due piani della struttura di via Formigina. "Mettiamo a disposizione della comunità e della scuola un immobile che, anche a causa della pandemia, risultata sotto utilizzato – spiega Alessandro Monzani, presidente della Pia Fondazione Centro Famiglia di Nazareth –. Sarà per noi motivo di orgoglio accogliere tanti ragazzi che animeranno questi spazi spinti con la voglia di apprendere e crescere". Oltre alle aule verranno realizzati un laboratorio di informatica, una sala insegnanti e, in futuro, si punta a utilizzare anche il campo da calcio adiacente e gli spogliatoi. "Per il Fermi questa struttura rappresenta un’opportunità importante – spiega il presidente Paolo Pergreffi – che garantisce spazi adeguati a una scuola in costante crescita. Queste aule, il laboratorio e l’auditorium consentiranno un ulteriore miglioramento della qualità dell’offerta formativa". A Sassuolo, invece, è in via di definizione un accordo con la proprietà per l’impiego di un edificio in via Mosca, in passato sede di uffici della società Gamma due, dove saranno ricavati circa 17 aule a servizio dell’Istituto Morante. Nuove aule – per un totale di 70 – verranno recuperate dai lavori di ampliamento di alcuni edifici, come quelli al Selmi di Modena e al Paradisi e Levi di Vignola e in altre realtà. Sono circa duemila gli studenti che faranno lezioni nei nuovi spazi.