Accademia, si rinnova l’emozione del Mak P "Un momento importante dopo tanto studio"

Ieri il tradizionale ’passaggio della stecca’ alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’esercito Pietro Serino e del generale Scalabrin

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"Nessuno viene lasciato indietro", "onore", "lealtà", "autodisciplina", sono questi alcuni dei concetti risuonati ieri al parco Novi Sad in occasione della storica cerimonia del "Mak P 100" del 202esimo corso dell’Accademia militare. L’appuntamento, il più importante dell’anno per il glorioso istituto che forma i futuri ufficiali di esercito e carabinieri, tornava in presenza dopo i due anni di covid e ieri sera è stato seguito a Palazzo ducale dal tradizionale ballo delle debuttanti (i fondi raccolti sono andati alla Lega del filo d’oro). La cerimonia è importante per il cosiddetto "passaggio della stecca" e rappresenta appunto l’incontro tra gli allievi ufficiali che terminano il biennio con giovani donne e uomini che sono stati scelti per subentrare loro. In tribuna tanti famigliari dei cadetti, un "ritorno" dopo che lo scorso anno non erano stati ammessi perché il Mak P 100 - datato 1840 - si era svolto in forma ridotta senza pubblico. Alla cerimonia hanno partecipato anche il prefetto Alessandra Camporota e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli seduti al fianco del capo di Stato Maggiore dell’esercito Pietro Serino e del comandante dell’Accademia, generale Davide Scalabrin. "Quando ci chiedono dove ci siamo formati - spiega Serino - noi ufficiali diciamo Modena, non l’Accademia di Modena, a significare il legame con la città. Infatti è sempre una emozione tornare alla casa madre e tutti gli allievi devono essere fieri di avere al fianco i propri affetti in questo giorno emozionante. Ora voi cadetti sarete presto ufficiali, ma dovete ancora studiare e non dovete dimenticare l’importanza della autodisciplina, dell’esempio da dare a chi lavora con voi e delle competenze". "Il Mak P 100 – ha detto il generale Scalabrin – rappresenta per voi allievi ufficiali la fine degli impegni di studio universitari e militari e l’inizio delle attività addestrative, le esercitazioni e i corsi presso gli enti della Forza armata, indispensabili per completare la formazione dei futuri comandanti". Dopo gli onori al gonfalone di Modena, la sfilata dei militari e alcuni saggi ginnici, c’è stata la consegna dei premi. Tra essi anche quello, ritirato dalla mamma Berta, in ricordo del capitano Massimo Ficuciello, ucciso nella strage di Nassirya nell’attentato del 12 novembre 2003. "La giornata per noi cadetti è importante - ha detto Samuele Cherchi - perché vuole enfatizzare il nostro passaggio dallo status di allievi ufficiali a quello di ufficiali. Mak P 100 infatti sta per i cento giorni che ci separano dalla prima stelletta con la nomina. Si tratta di un momento importante. I due anni sono stati intensi e ricchi di studio universitario e preparazione fisica". Conferma la collega Silvia Agostini: "Anni intensi con tantissime attività. Io ho scelto la carriera militare per tanti motivi, era il mio sogno da quando entrai alla scuola militare della Nunziatella e dopo il percorso di tre anni mi sono sentita pronta per la sfida a Modena".

Stefano Luppi