
A destra Friday Endurance, accoltellato a morte il 20 agosto 2023 in pieno centro e il dolore della famiglia
Modena, 26 giugno 2025 – Ergastolo per entrambi gli imputati. E’ questa la sentenza pronunciata ieri pomeriggio alle 15 dalla Corte d’Assise di Modena, presieduta dal dottor Mazza, nei confronti dei due nigeriani, Adenomo Ogbeide, 30 anni e Osaiande Kingsley, 27, entrambi domiciliati a Reggio Emilia e accusati dell’omicidio del connazionale Friday Endurance, il 30enne ucciso a coltellate il 20 agosto del 2023 in pieno giorno e in pieno centro: in corso Vittorio Emanuele. Accolta dunque la richiesta della procura che ha contestato ai due giovani stranieri anche le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti.
"Oggi ho capito che la legge in Italia è uguale per tutti. Friday era la mia famiglia; una persona gentile. Era venuto a casa mia poco tempo prima" ha spiegato ieri commossa, all’esito dell’udienza la sorella della vittima, Queen Ibhazudo che lavora come parrucchiera a Parma. Dalla morte del fratello la donna si prende cura del nipote, figlio di Friday che ha solo sette anni e vive ancora in Nigeria. "Gli avevo detto di non raggiungermi in Italia: mio fratello era giovane e sapevo che la vita che conduceva in Nigeria era diversa. Lui, però, aveva deciso di venire qui rischiando tutto, soprattutto la vita durante il viaggio – racconta ancora –. Lui in Africa aveva imparato a fare il muratore e in Italia avrebbe voluto lavorare. Avrei voluto insegnargli però a fare il parrucchiere: questo era il nostro progetto, un’attività di famiglia. Ora dobbiamo pensare al suo bambino".
Alla base dell’efferato delitto, questioni di droga per le quali i tre connazionali discutevano da qualche giorno. Secondo alcuni testimoni, però, la vittima stava cercando i connazionali il giorno prima il delitto, dopo essere stato derubato. Gli imputati furono arrestati a stretto giro dagli agenti della squadra mobile, diretta da Mario Paternoster mentre si trovavano alla stazione Mediopadana di Reggio Emilia. I due, infatti, la mattina del 21 agosto tentarono di fuggire ma furono fermati e condotti in carcere.
"Siamo molto soddisfatti della sentenza e attenderemo i 180 giorni per le motivazioni, in modo tale da prendere atto anche dei motivi che hanno portato i giudici ad adottare questo provvedimento – afferma l’avvocato di parte civile Sara Maggiali, del foro di Parma –. Speravamo in questo risultato". Secondo i testi sentiti in aula, il giorno del delitto sul marciapiede alle spalle dei Giardini Ducali c’erano più persone insieme agli imputati.
"Avevamo chiesto alla Corte di valutare se sussistessero gli elementi per riconoscere in favore dell’imputato la legittima difesa, quantomeno putativa – afferma l’avvocato di Adenomo, Fernando Giuri –. Avevamo poi ritenuto, in seconda battuta, che non sussistessero elementi per ritenere provate le aggravanti contestate, premeditazione e motivi abietti. Purtroppo non abbiamo convinto la Corte che si è riservata di depositare le motivazioni in 6 mesi. All’esito faremo Appello. Sicuramente c’è delusione, perchè quantomeno sulla legittima difesa e sulla sussistenza delle aggravanti pensavamo di aver portato a favore della Corte elementi".
Disposta anche una provvisionale a favore della parte civile di 140mila euro.