
Presidio dei Si Cobas ieri mattina davanti allo stabilimento dell’acetaia De Nigris di Carpi, e in contemporanea a quello reggiano di San Donnino Ligure
Presidio dei Si Cobas ieri mattina davanti allo stabilimento dell’acetaia De Nigris di Carpi, e in contemporanea a quello reggiano di San Donnino Ligure. "I lavoratori siano assunti dalla De Nigris, basta falsi appalti! Basta sfruttamento! - affermano dal sindacato -. Dopo molte ore di sciopero la proprietà ha affermato che parteciperà all’incontro in prefettura martedì prossimo".
"Nella prima metà di febbraio – spiegano i Si Cobas - l’Acetaia ha deciso di disfarsi dei lavoratori impiegati da anni nella produzione dell’aceto balsamico, dando disdetta al contratto di appalto con la cooperativa Free Work, e sostituendoli con personale da agenzie di somministrazione. Nessun preavviso, nessuna comunicazione formale: semplicemente il loro badge è stato disattivato. La cooperativa, dal canto suo, non ha modo di collocarli in altre aziende e, se non si trova una soluzione, sarà costretta a procedere ai licenziamenti. Così gli operai dalla sera alla mattina si sono trovati senza lavoro: molti hanno acceso mutui a Carpi, contando sulla stabilità del posto di lavoro".
Proseguono dal Coordinamento Provinciale di Modena: "Il 28 febbraio, dopo una giornata di picchetto ai cancelli, sono giunti da Caivano (Napoli) i vertici della De Nigris (che ha lì un terzo stabilimento) i quali, dopo aver promesso di assumere tutti, si sono rimangiati la parola, facendo rientrare soltanto una decina di persone di loro gradimento (su 36). Noi denuncia che quell’appalto fosse in realtà un modo di aggirare le regolari assunzioni, applicando retribuzioni molto inferiori al dovuto, utilizzando inoltre alcuni dipendenti solamente alla bisogna e lasciandoli anche per intere settimane senza lavoro. La lotta proseguirà fino a quando non avremo risposte concrete per tutti i lavoratori coinvolti".
m.s.c.