Aceto balsamico, l'Emilia Romagna contro lo 'scippo' tentato da Lubiana

L'assessore Mammi, in occasione dell'Eima a Bologna, porta in conferenza delle Regioni la difesa delle Dop e Igp italiane

Aceto balsamico, foto generica (Dire)

Aceto balsamico, foto generica (Dire)

Modena, 20 ottobre 2021 - Giù le mani dall'aceto balsamico: Lubiana non può vendere come balsamico l'aceto mischiato col mosto concentrato. Oggi la regione Emilia Romagna porterà sul tavolo della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni - riunita a Bologna alla presenza degli assessori all`agricoltura delle Regioni italiane in occasione dell`Eima, la rassegna internazionale delle macchine agricole - la questione della tutela dell'aceto balsamico tradizionale e, in genere, della tutela delle Dop e Igp italiane.

L'assessore regionale Alessio Mammi illustrerà alla Commissione la richiesta fatta dall`associazione Origin al premier Mario Draghi di intervenire per bloccare il tentativo di Lubiana di strappare il via libera dall`Ue alla vendita come "balsamico" di qualsiasi tipo di aceto.

Il coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni Federico Caner, spiega: "Abbiamo accolto con molto favore la proposta dell'assessore Alessio Mammi di convocare una seduta della Commissione a Bologna, in occasione dell'Eima: è l'occasione per affrontare, anche su iniziativa dell'assessore Mammi, alcune importanti questioni quali la tutela delle DO, con particolare riferimento all'Aceto balsamico Igp di Modena, la prevenzione dei danni da fauna selvatica, nonché alcuni importanti provvedimenti per i settori oleicolo ed ortofrutticolo".

"No all'agro-pirateria"

Mammì intende difendere, oltre all'aceto balsamico, tutti "ai nostri prodotti agroalimentari di eccellenza Dop e Igp, che tutto il mondo apprezza e ci invidia, a partire dai più noti Parmigiano-Reggiano e Prosciutto di Parma", spiega in una nota.  L`Emilia-Romagna, che vanta in materia un primato in ambito nazionale ed europeo con 44 specialità alimentari a marchio Dop e Igp, è tra le Regioni italiane che pagano il conto più salato all`agropirateria internazionale. 

Il caso dell'aceto sloveno

"Il caso dell`aceto balsamico sloveno, se si vuole, è ancora più grave - spiega l'assessore - perché si tratta del tentativo da parte di uno Stato membro dell`Unione europea di appropriarsi di parte della notorietà e del successo commerciale riscosso in tutto il mondo dal vero Aceto balsamico di Modena Igp, aggirando le normative europee a difesa di prodotti a denominazione di origine". 

La richiesta a Draghi e al Governo

Per questo la Regione chiede che le più alte autorità italiane, a partire dal presidente del Consiglio, Draghi, i ministri competenti Patuanelli (Politiche Agricole), Giorgetti (Sviluppo economico) e Di Maio (Esteri), facciano sì che "il nostro Paese si attivi con tutte le possibili azioni nei confronti della Slovenia, in particolare la procedura di contestazione prevista in questi casi".