Modena, 19 settembre 2024 – Il Gruppo di Acquisto Solidale Insieme Acli di Modena festeggia il nono anno di attività. L’appuntamento è domani dalle 19 con una ‘Cena sotto le stelle’, nel posto dove è nato e dove continua a essere un punto di riferimento per le famiglie della zona: dietro al Tempio di viale Caduti in Guerra, nello spiazzo che condivide con il teatro e che si affaccia sui giardini pubblici al numero 192.
Questa realtà, nata appunto 9 anni fa dall’idea dell’attuale vicesindaca Francesca Maletti ("Ma qui sono solo una volontaria", tiene a precisare) offre agli associati il clima di una bottega del secolo scorso, in un’ottica di etica e sostenibilità.
Spiega la vicesindaca: "I prodotti selezionati sono quasi tutti a km zero, scelti in aziende attive sul territorio e commercializzati solo dopo aver controllato come l’azienda opera a livello etico e di rispetto verso i suoi lavoratori. I prodotti rimangono di qualità e volti alle richieste che ci vengono poste: un esempio è il formaggio invecchiato 60 mesi da caseifici certificati che, per quanto generalmente poco ricercato, è una necessità per chi soffre di determinate patologie. Un altro esempio è la collaborazione con l’iniziativa dello chef Rino Duca, che ha attivato un laboratorio di pastificazione dentro il carcere di Sant’Anna".
I prezzi calmierati che vengono proposti, per quanto legati alla qualità, sono possibili grazie allo sforzo dei volontari e dei dipendenti di questo progetto e a un sistema di ottimizzazione mirata di fondi, quali il 5x1000. In questo modo si può offrire alle famiglie un servizio etico, di qualità e sostenibile con il minimo ricarico possibile. E proprio le famiglie e i cittadini sono al centro di questo Gas, del quale il Caf vide la necessità 9 anni fa. "E che ora – continua Maletti – offre i suoi servizi a oltre 250 famiglie e migliaia di tesserati: dagli anziani che magari vengono ogni giorno di apertura – cioè 4 volte a settimana, con orario continuato - a chi cerca prodotti locali e vicino a casa. E specialmente dopo il Covid, anche chi sa di poter chiedere di ‘segnare’ fino a fine mese, una tradizione che era scomparsa con le botteghe di quartiere e che ora riappare". Federica Rinaldi, della cooperativa Mediando e collaboratrice del progetto, sottolinea come questo sia anche "...un modo per tornare a conoscere i propri vicini e a vivere il quartiere, creando una rete d’aiuto e condivisione, permettendo di fare nuove conoscenze. E anche di non sentirsi soli".