Scuola Mattarella Modena, l’acqua si fa... con l’aria

Studenti coinvolti in un innovativo progetto ‘green’: si dissetano grazie a un macchinario che funziona come un deumidificatore

Il preside Daniele Barca e la macchina dell'acqua (FotoFiocchi)

Il preside Daniele Barca e la macchina dell'acqua (FotoFiocchi)

Modena, 26 gennaio 2020 - Se provate a dire a Daniele Barca, preside della media ‘Mattarella’ che la sua scuola "è proiettata nel futuro" vi correggerà immediatamente. "Sì, perché siamo proiettati nel presente, questo dev’essere l’oggi, non il domani e i nostri ragazzi speriamo possano diventare al più presto gli ambasciatori ‘green’ assieme ai propri genitori". Esemplare, da questo punto di vista, la ‘Skywell’ una macchina rivoluzionaria ideata da Sharp che raccoglie l’aria e la trasforma in acqua potabile, immediatamente messa a disposizione dei circa 300 studenti che frequentano la struttura. Lo fa attraverso un processo che lascia di stucco, ma che dà l’idea di quanto la tecnologia possa dare una mano anche in prospettiva, nell’inevitabile battaglia sulla sostenibilità.

"Ha una ventola che raccoglie l’aria, la raffredda e la condensa in acqua: da lì si arrivano a produrre 18 litri ogni quattro ore – spiega il preside Barca – Si tratta di un dispositivo pensato per favorire l’eliminazione delle bottigliette di plastica e incentivare l’utilizzo delle borracce che noi abbiamo consegnato a tutti i nostri studenti a inizio anno". Sul monitor appaiono i gradi della temperatura esterna, quelli dell’acqua (a seconda che la si voglia calda o fredda) e soprattutto del numero di bottigliette d’acqua ‘risparmiate’, man mano che il serbatoio viene svuotato.

Il quantitativo che viene prodotto dalla ‘macchina del futuro’ non soddisfa ancora il fabbisogno di tutti i 300 studenti presenti, ma è il suo utilizzo è già diventato di uso comune. "Quando c’è il pranzo qui in agorà (lo spazio comune in cui i ragazzi si incontrano negli intervalli) possono riempirla. L’utilizzo di questa macchina rientra in un progetto che si chiama generazione 20-30 in cui i ragazzi devono diventare ambasciatori di comportamenti positivi per quanto riguarda l’ambiente in vista dell’agenda".

Le buone abitudini vanno tramandate, condivise e pubblicizzate il più possibile. "Per questo motivo i comportamenti degli studenti saranno raccolti in video-testimonianze in modo da essere diffusi e farli arrivare su una scala più ampia". L’unica ‘controindicazione’? Forse il prezzo, che si attesta attorno ai 4.300 euro, a cui vanno aggiunti i costi di installazione e manutenzione, con il filtro che va cambiato al massimo ogni 9 mesi. E’ anche vero però che un futuro migliore non ha prezzo.