
È scontro politico a San Cesario anche sul nuovo ex cinema, inaugurato lo scorso 14 ottobre. Oggetto del contendere sono nuovi lavori da effettuare, proprio all’indomani del taglio del nastro. Con una determina datata 31 ottobre, l’amministrazione ha infatti deciso di intervenire sull’acustica e sugli impianti elettrico, di illuminazione e di riscaldamento del locale, per altri complessivi 25.000 euro. Scrive infatti la stessa amministrazione nella determina citata di avere preso atto che "a lavori ultimati…è emersa la necessità di effettuare una valutazione delle caratteristiche acustiche che la sala dovrebbe avere per l’impiego polifunzionale alla quale è destinata…". Sempre nella medesima determinazione, il Comune specifica anche che "si evince la necessità di effettuare i seguenti interventi di correzione: trattamento a soffitto mediante sospensione di n. 130 pannelli "baffles" in fibra di poliestere…trattamento a parete mediante n. 85 pannelli in fibra di poliestere…".
Per gli altri impianti il Comune sottolinea inoltre nella stessa determina la necessità di "effettuare interventi di modifica e adeguamento dell’impianto di illuminazione interna, dell’impianto elettrico e dell’impianto di riscaldamento". Premesso tutto questo, apriti o cielo! Il consigliere di Rinascita Locale, Mirco Zanoli, attacca rilevando: "Siamo davanti a un nuovo e chiaro episodio di inadeguatezza da parte di questa amministrazione comunale. Mi chiedo come si possa, solo pochi giorni dopo l’inaugurazione, accorgersi che l’acustica era talmente pessima da rendere necessario un ulteriore intervento. In questo modo, sarà speso altro denaro pubblico, non inizialmente preventivato. Poi, 25.000 euro non sono bruscolini. E’ insomma una situazione penosa e sconfortante, che rende evidente una volta di più la mancanza di visione e di capacità dei nostri amministratori locali".
Replica dall’altra parte il sindaco Francesco Zuffi: "L’adeguamento acustico è stato realizzato dopo l’inaugurazione perché aveva tempi di elaborazione più lunghi, mentre noi avevamo esigenza di chiudere il cantiere e dare avvio al progetto per rispettare le tempistiche della Regione. Un’opposizione che ha a cuore il bene della comunità, invece che polemizzare in modo strumentale, dovrebbe sostenere un’Amministrazione che decide di investire sul recupero del patrimonio pubblico e sul centro storico, in un progetto culturale e sociale innovativo che guarda in modo particolare ai giovani. Ormai si è capito che questi temi non sono importanti per Rinascita Locale, ma lo sono invece per l’Amministrazione e pertanto continueremo a investire su questo progetto".
m.ped.