Addio al re del fast food "Scazza era un’istituzione"

Carpi, l’imprenditore si è spento a 59 anni. Partì come ambulante per poi costruire la paninoteca nel piazzale delle piscine: "Indimenticabile"

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Vincenzo Scazza.

"Ci vediamo da Scazza": la tipica frase ripetuta da più generazioni di carpigiani. Perché Scazza ha rappresentato un autentico punto di riferimento per i giovani, e non solo, fino dalla metà degli anni Ottanta. Quegli stessi che ora piangono la sua morte: ha destato molta commozione in città la notizia della scomparsa, di Vincenzo Scazza, 60 anni a luglio, morto sabato sera dopo aver lottato contro un male incurabile. Scazza è stato l’autentico antesignano delle moderne paninoteche: il Fast Food da ‘Scazza’, è nato nel 1983, come un carrello mobile bianco,attrezzato con friggitrice per fare patatine fritte, panini, frittelle, bomboloni e dolciumi vari. Dopo due anni di lavoro itinerante, tra Emilia e Lombardia, una volto giunto a Carpi, Vincenzo si è fermato: inizialmente aveva trovato una sistemazione provvisoria nei giardini dietro il Teatro comunale, dove proponeva il servizio di bar e ristoro durante le iniziative estive. D’inverno, invece, si spostava nel piazzale della piscina comunale per servire i ragazzi che frequentavano le scuole e i corsi di nuoto. Dal 1989 si è stabilito definitivamente in questo piazzale, rendendo sempre più stabile e strutturata la sua attività, inoltrando al Comune domande per i permessi di costruzione, proposte, progetti. Nel 2006, con tutti i permessi in regola, iniziano i lavori di costruzione del Fast Food da Scazza, che negli anni Vincenzo ha sempre continuato ad ampliare e migliorare, con idee e progetti per i giovani. La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente e sui social tantissimi sono i messaggi di cordiglio e ricordo per quell’uomo che è stato per tante generazioni di carpigiani "una vera e propria istituzione". "Grazie per aver sfamato varie generazione di studenti all’uscita da scuola o dalla discoteca. Prima nel furgone poi nel fastfood. Riposa in pace. Nessuno dimenticherà te e ‘la salsa del mio paese’". "Scazza rappresenta un pezzo di storia, di cultura e di vita – commenta Giulio Torelli, carpigiano e moderatore del gruppo social ‘Carpi Differente’ -. E’ stato un riferimento per tanti di noi e anche il simbolo di un ristoratore che è partito da una postazione mobile nei giardini dietro al Teatro, per arrivare a realizzare un fast food fisso nel piazzale della Piscina: è simbolo della laboriosità dei carpigiani". Il gruppo social proporrà di intitolargli quella parte di piazzale. Anche il sindaco Alberto Bellelli lo ricorda: "Una brutta notizia. Ci sono istituzioni informali, e Vincenzo Scazza lo era. Se hai tra i 30 e i 50 anni difficile che non ti sia capitato di passare per un panino alle 3 di mattina, quando ancora la sua attività aveva le ruote. Sguardo perennemente arrabbiato, ma un cuore d’oro. Ciao Vincenzo!". I funerali si terranno martedì nella chiesa di Fossoli.

Maria Silvia Cabri