"Addio Alfredo, ci hai illuminato la vita"

A San Lazzaro l’abbraccio di parenti, amici, tifosi: "Ci manchi terribilmente". Sulla bara la maglia del Modena Volley e il cd di Bertoli

Migration

di Gianpaolo Annese

La maglia del Modena volley, il cd con le amatissime canzoni di Bertoli, il ‘fazzolettone degli scout’. In quei simboli è sfilata tutta la vita di Alfred ieri mattina nella chiesa di San Lazzaro gremita per l’ultimo saluto al ‘Grandissimo!’, come uno dei suoi tormentoni che tutti ricordavano con affetto (a cominciare da un gigantesco striscione comparso fuori dalla parrocchia). Tante sciarpe gialloblu, qualche tifoso si è presentato in tuta, è stato caloroso l’abbraccio degli amici ad Alfredo Barbieri, che forse in uno dei periodi della sua vita più felici ha trovato la morte sull’A4 nello schianto fatale.

"Mi mancheranno le tue telefonate serali, quando chiedevi informazioni su ognuno di noi cugini, i pranzi, le cene, le giornate in montagna. Continua a starci vicino con la tua Rossella", sospira commossa Maria Giovanna Vignocchi, assieme agli amici Costanzo Grana, Roberto Malaguti, e le associate di ’Carrozze Sottorete’. Tra i momenti più toccanti quando all’altare sono stati offerti il ‘fazzolettone’ ("simbolo di appartenenza di Alfred alla comunità scout, della sua gioia di vivere con e per gli altri", ha specificato il capo degli scout di Modena 5 Daniele Tamborrino), la maglia del Modena Volley, "per il quale ha condiviso con gli altri tifosi cori, trasferte, gioie e amarezze", il cd di Pierangelo Bertoli che "con le canzoni ha accompagnato Alfredo nei suoi momenti più difficili e nelle gioie più intense". Simboli collocati sulla bara. A celebrare la funzione è stato padre Giuliano Stenico, che lo conosceva dai tempi di quando adolescente Alfredo frequentava gli scout. C’erano tra gli altri il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Fondazione Paolo Cavicchioli, Anna Maria Panini, il capo dei tifosi ‘Gazza’. Qualche tifoso avrebbe gradito anche la presenza di rappresentanti del Modena Volley.

In lacrime le due sorelle di Alfredo, Silvia e Ludovica: "Alfredo, come hai detto tu stesso sei stato fatto strepitoso, hai illuminato la vita dei tanti che ha incontrato, a partire dalla famiglia allargata che è tutta qui con te oggi. Noi siamo perché tu sei, ci manchi terribilmente". Significativo anche il ritratto del 52enne tracciato da Padre Stenico durante l’omelia: "La sua empatia per ogni persona che incontrava, la sua capacità di creare relazioni inaspettate e straordinarie, l’ottimismo e l’energia impiegata, grazie allo stimolo e al sostegno costante della sua famiglia, nello sviluppare al massimo le sue potenzialità, la sua voglia di vivere, la propensione a scherzare e a sorridere, non te le può togliere nessuno". La vita di Alfredo, ha concluso padre Giuliano, "ci richiama alla responsabilità di mettere sempre al centro la persona, non le sue prestazioni".