Addio alla prof Martina Guarnieri Lutto al Tassoni: "Era un esempio"

di Alberto Greco

Martina Guarnieri, storica docente di italiano e latino al liceo scientifico Tassoni di Modena si è spenta al Policlinico, dove era ricoverata da qualche tempo per un aggravamento della malattia che l’aveva colpita alla fine dell’anno scorso. "Noi – dice la dirigente scolastica del liceo Stefania Ricciardi – siamo attoniti, anche se purtroppo abbiamo seguito tutta l’evoluzione della malattia della professoressa. Ci auguravamo in cuor nostro ne venisse fuori in considerazione della sua tempra e del suo carattere. E’ un augurio che abbiamo condiviso tutti fino a pochi giorni fa quando purtroppo le ultime notizie ricevute hanno spento ogni speranza".

Di origine padovana, la Guarnieri che il prossimo 12 agosto avrebbe compiuto 56 anni aveva conseguito due lauree, la prima in Lettere e la seconda in Filosofia. Questa solida preparazione ha fatto di lei una docente "molto competente – ricorda una sua amica, la prof Sara Boncompagni per qualche anno sua collega al Tassoni e ora docente al Selmi – per quello che insegnava, che sapeva proporre con un tratto di umanità elevato. Lasciava un segno nei ragazzi e tanti di loro a distanza di anni hanno continuato a cercarla e ad inviarle foto dei loro incontri. Molto ironica su se stessa e sugli altri, con gli studenti quando sbagliavano qualcosa era solita non riprenderli mai direttamente, ma aveva sempre la battura ironica che gli faceva capire che c’era qualcosa che non andava bene".

Ieri appresa la notizia, al Tassoni i pochi presenti erano tutti scossi e assaliti dal dolore. "Era una persona rara, entusiasta animata da una dedizione totale al lavoro. Negli anni trascorsi in questa scuola – spiega Ricciardi – ha saputo coltivare tanti progetti di educazione alla lettura. E’ stata il motore della biblioteca per anni. Ma quello che la rendeva veramente speciale era la sua sottile ironia, caratteristica delle persone di enorme intelligenza. Io con lei ho diviso momenti ilari anche nei giorni della malattia. E’ una persona che ha accompagnato generazioni di studenti del Tassoni sempre col sorriso sulle labbra, realizzando coi ragazzi un rapporto franco e costruttivo. Ci mancherà veramente tanto". Lascia una figlia, Giulia, di 19 anni fresca di maturità conseguita brillantemente quest’anno al Selmi, e il marito Alessandro Baldoni. Oggi alle 16 nella Cappella del Policlinico la cerimonia di commiato.

"Da lei abbiamo imparato l’ennesima lezione: combattere per quello in cui si crede senza alzare la voce, senza slogan retorici, ma forti semplicemente della propria cultura e preparazione", dicono i suoi studenti.