Chiara Bosi morta, lutto a Marano. "Esempio di coraggio"

Lutto a Marano, domani i funerali della ragazza di 17 anni diventata il simbolo della lotta alla leucemia

Chiara Bosi, la figlia 17enne di Ivan e dell’imprenditrice maranese Elena Salda

Chiara Bosi, la figlia 17enne di Ivan e dell’imprenditrice maranese Elena Salda

Marano (Modena), 18 ottobre 2021 - Non ce l’ha fatta Chiara Bosi, la figlia 17enne di Ivan e dell’imprenditrice maranese Elena Salda. Dopo oltre quattro anni di lotta contro la leucemia, si è spenta nella notte tra venerdì e sabato al centro ’Maria Letizia Verga’ di Monza, specializzato proprio nella cura delle leucemie. La sua vicenda era stata al centro di una vera e propria mobilitazione collettiva per cercare di salvarla, con la sua famiglia che davvero non ha lasciato nulla di intentato. Nel marzo 2019 fu organizzata, proprio a Marano, una maxi campagna di sensibilizzazione per la donazione di midollo osseo, in collaborazione tra la famiglia di Chiara e Admo.

Risposero in oltre un migliaio. E proprio la sua vicenda ha contribuito in maniera determinante a fare opera di sensibilizzazione sull’importanza di donare il midollo osseo. Anche per lei, poi, era arrivato il momento tanto atteso, ma complicazioni sorte in seguito sono state purtroppo fatali. "Aveva fatto il trapianto di midollo il 27 ottobre 2020 – racconta Elena, la mamma di Chiara, che è sempre stata al suo fianco – ma poi sono sorte varie complicazioni e i medici ci avevano detto che c’erano poche speranze. E’ dal marzo del 2017 che avevamo scoperto la leucemia", racconta ancora Elena.

"Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini e innanzitutto i medici prima del Policlinico di Modena, con la dottoressa Cellini, poi tutti quelli del centro Maria Luisa Verga di Monza, dove Chiara si trovava ormai da due anni. Era iscritta al liceo Allegretti, ma in pratica per potersi curare non lo ha mai frequentato. Seguiva però le lezioni in ospedale, con professori che andavano sul posto. Per la verità – racconta sempre Elena – non voleva seguire le mie orme. Aveva una grande mano per il disegno, e le sarebbe piaciuto molto fare architettura". Tantissimi, nelle ultime ore, sono stati i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia, dal momento che Elena, già nella giornata di sabato, aveva pubblicato su Facebook la notizia della scomparsa della figlia. "Quante volte – ha scritto - ho temuto questa notte, quante volte l’ho immaginata, a occhi aperti e a occhi chiusi. L’ho scandagliata, analizzata, scomposta e ricomposta. L’ho tenuta lontana da me, da te, con tutte le mie forze ed energie. Con le unghie, con i denti, con la speranza, con i progetti, con le risate, con la musica, con le preghiere. Ho lottato. Ho perso. Questa notte è arrivata. E io mi sento come se un acido fosse entrato dentro di me e mi avesse corroso le vene, i muscoli, le ossa. L’anima. Non ho mantenuto la promessa. Non ti ho portato a casa. Perdonami amore mio. La tua mamma ti ama, per sempre".

"Chiara ed Elena sono per noi un grande esempio di coraggio – ha detto il sindaco di Marano, Giovanni Galli – e ci hanno insegnato a non arrendersi mai e a fare di tutto per chi amiamo. In questi giorni è tutta la comunità che esprime le condoglianze e si unisce al dolore della famiglia". I funerali sono fissati per domani alle 14 nella chiesa parrocchiale di Marano.