Addio Lanfranco Messori Fondò la sartoria su misura

Nel 1976 con l’adorata moglie ha dato vita alla maison eccellenza internazionale. Il figlio Gianmarco: "Per anni ha accudito mamma, esempio di amore autentico"

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Ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e al lavoro, con amore e devozione. Lanfranco Messori, 76 anni, è morto la notte tra martedì e mercoledì all’ospedale di Sassuolo dove era ricoverato da una settimana, dopo aver combattuto contro una malattia che lo ha portato via dai suoi cari. Messori è una figura storica a Sassuolo: nel 1976, insieme all’adorata moglie Germana, ha fondato la ‘Sartoria Messori’, realtà di eccellenza, stimata a livello internazionale per l’altissima qualità dei suoi abiti da uomo su misura simbolo di eleganza. Tutto il mondo della moda è in lutto. "Mio padre ci lascia un’importante eredità professionale ma prima di tutto umana – afferma il figlio Gianmarco, stilista e Ceo dell’azienda di famiglia nella quale è entrato già alla metà degli anni Novanta –. Da quando, sei anni fa, mamma è stata male, papà ha deciso di dedicare tutta la sua vita a prendersi cura di lei, assistendola e restando sempre al suo fianco, con totale dedizione e sempre con il sorriso. E’ stato un autentico esempio di amore per noi tutti. In questo suo donarsi a lei è stato sempre sostenuto dalle sorelle (Maria e Lidia) e dai fratelli (Graziano e Fabrizio) di mamma, che lo hanno adorato come un ‘fratello putativo’, condividendo con lui la cura e l’amore per lei. E’ stato un vero e proprio angelo, fino alla fine". "Il mio ricordo di papà – prosegue il figlio Gianmarco – non è tanto in azienda, ma accanto alla mamma. In questi sei anni ogni tanto veniva in sartoria, per portarci un saluto, ed era sempre bello vedere come era accolto da tutti. Ha passato a me il ‘testimone’ completamente nel 2007, e sapeva che avrei portato avanti la nostra realtà con il suo stesso amore e passione. Ma il suo posto era con mamma: proprio martedì pomeriggio l’ho accompagnata in ospedale da lui, per salutarlo. Mamma è ancora lucida: si sono dati quello che, dopo poche ore, sarebbe stato il loro ultimo saluto. Sono contento si siano potuti vedere un’ultima volta".

Lanfranco è nato a Sassuolo, mentre Germana è originaria di Serramazzoni: si sono sposati agli inizi degli anni Settanta e hanno vissuto a lungo nella città delle piastrelle, per poi trasferirsi con tutta la famiglia a Castelvetro una ventina di anni fa. La loro è stata una storia d’amore vissuta tra casa e lavoro: "Mamma lavorava in un maglificio e papà invece nell’ufficio di una ceramica. A metà degli anni Settanta – racconta il figlio – hanno deciso di realizzare qualcosa insieme e hanno dato vita a quella che in origine era un’azienda di produzione di camicie, e che negli anni è arrivata a garantire una intera collezione di abbigliamento. Lei è sempre stata la parte creativa e lui quella economica, contabile. Sempre insieme".

Messori era anche un grande appassionato di calcio, seguiva la sua squadra del cuore, il Sassuolo, di cui la maison è infatti sponsor da tanti anni. I giocatori neroverdi vestono una esclusiva collezione Messori che esalta etica del lavoro e made in Italy, valori che contraddistinguono il fondatore. E’ possibile portare un ultimo saluto a Lanfranco alle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo: da qui, sabato mattina alle 9.30 partirà il feretro verso la chiesa parrocchiale di Castelvetro, dove alle 10.30 saranno celebrate le esequie.

Maria Silvia Cabri