Addio Mario, tra i fondatori del Vasco fan club

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ZOCCA ha perso una figura centrale, un vero animatore della vita del paese. Lunedì pomeriggio è morto Mario Persici, 72 anni, stroncato da infarto mentre saliva la decina di gradini che collegano viale Verdi al piazzale dove si affacciano l’ingresso del Poliambulatorio, della Guardia medica e dell’Associazione Pubblica Assistenza. Pare che si stesse proprio recando dal medico. Mancavano ancora pochi metri quando si è accasciato sui gradini e a nulla è valso il rapido intervento dei soccorsi. Erano circa le 17,30.

I funerali si svolgeranno oggi alle 10 nella chiesa parrocchiale di Zocca.

Mario Persici gestiva il Bar Trieste sulla centralissima via Mauro Tesi assieme al figlio Moreno, dove impastava e cuoceva ottime crescentine e altre prelibatezze. Un locale frequentato anche da molti fan di Vasco. All’interno spiccano foto del Rocker di casa e Mario aveva posto su una mensola un voluminoso ‘quaderno’ dove tutti possono scrivere messaggi indirizzati al Komandante. E di pagine ne sono state riempite tantissime.

«OGGI se ne è andato Mario Persici, una delle persone che insieme a me e ad altri ha fondato il fan club – ha scritto su Facebook Silvia Balestri, presidente del ‘Vasco Rossi Zocca fan club’ –. Se n’è andato un punto di riferimento a Zocca. Un uomo che ha saputo credere nella nostra piccola idea di creare qualcosa di bello a Zocca per i fan, per noi, per chi viene a Zocca perché c’è atmosfera. Oggi se ne va una parte di noi e siamo tutti senza parole».

TANTISSIMI i messaggi di cordoglio pubblicati sui social, uniti a parole di incredulità e dolore. «Venire a Zocca adesso sarà un po’ diverso, la tappa da te era un rito». E ancora: «Questa mattina ho letto un post non scritto da te, non il solito e quotidiano saluto di buona giornata. Stavo per venire a fare colazione da te e due rilassanti chiacchiere, invece, ecco la cruda verità. Mi sembra impossibile». Tutte le mattine, molto prima dell’alba, il ‘solito’ Mario postava su Facebook il buongiorno ai tantissimi amici con tanto di foto scattata all’interno del bar. Domenica scorsa ne aveva messa una con in testa il cappello da alpino, perché era una Penna nera e faceva parte del Gruppo di Zocca. Lunedì mattina, alle 6.32, aveva scritto: «Troppo tardi? Buongiorno lo stesso». E ieri mattina, sul suo profilo, un amico ha scritto: «Oggi il buongiorno lo dò io a te, mi mancheranno i tuoi messaggi, i tuoi sorrisi. Sei il mio gigante buono». Walter Bellisi