«Aggredito dal ladro che sa dove abito: adesso ho paura a rincasare di sera»

Castelfranco, vittima dell’agguato il titolare della tabaccheria di via Emilia

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Alessandro Guerzoni, 38 anni e titolare insieme al padre di una tabaccheria in via Emilia Est 320, pieno centro, è scioccato. Ed anche il padre Ivano, 68 anni è sconvolto. Alle 22 di martedì Alessandro ed il padre chiudono la tabaccheria come ogni sera e si dirigono a casa, un appartamento in una palazzina di tre unità in via Masaccio, strada in un’ottima zona residenziale e tranquilla. Quando arrivano con l’auto al cancello condominiale, trovano davanti un bidone per la raccolta dell’umido. Il padre scende per spostarlo pensando ad una ragazzata ed in quel momento un uomo con passamontagna e pistola si palesa al figlio che era rimasto in auto. Apre lo sportello e gli chiede i soldi. Alessandro fa presente che non ha nulla e viene colpito allo zigomo destro con il calcio dell’arma. Il malvivente vede una borsa nel sedile posteriore, apre lo sportello, la prende e se ne va a piedi inseguito dal padre di Alessandro. «Una bruttissima avventura – dice Alessandro con il volto coperto da un grande cerotto sotto il quale ci sono 6 punti di sutura alla guancia - Sono al lavoro ma sconvolto, anche se tanti clienti mi fanno coraggio. Mio padre più di me, ed in effetti è a casa. E’ dal febbraio2008 che gestiamo la tabaccheria e non ci è mai capitato nulla. Nella borsa c’era il mio tablet e forse 100 euro: non vado certo in giro con l’incasso dell’intera giornata alle 22. Però ora ho paura, anche perché il malvivente sapeva dove abitavo. Quindi sto considerando l’ipotesi di chiudere entro le 20 e di non venire incontro alle esigenze dei clienti tenendo aperto un po’ di più. E’ avvilente, ma ci sto pensando. E poi spero che anche mio padre si riprenda dallo spavento perché era molto scosso».

p.m.