"Aggressioni in piazza Pomposa, fermiamo la movida selvaggia"

Il comitato dei residenti del centro storico: "Confusione, folla e scarso monitoraggio: ecco perché qui proliferano spacciatori e baby gang. Il presidio sia costante nel tempo"

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di Vincenzo Malara

"Lo denunciamo da anni e siamo contenti che anche i commercianti ed esercenti della Pomposa, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà, se ne siano finalmente accorti. Purtroppo la sicurezza non c’è e la movida incontrollata è uno dei fattori scatenanti".

I residenti riuniti nel comitato del centro storico rilanciano, e rincarano, una delle loro battaglie più celebri e intervengono a proposito degli ultimi episodi violenti che hanno colpito alcune attività nella zona, ribadendo alcuni messaggi all’amministrazione che, ciclicamente, tornano di estrema attualità.

"La movida, quella selvaggia, non fa che attirare una certa tipologia di individui, siano questi spacciatori, vandali o soggetti violenti e scalmanati – spiegano il presidente del comitato Giuliano Zanni e la segretaria, nonché legale, Monica Rustichelli –. Il fatto che ci sia una presa di coscienza collettiva del problema è già un traguardo importante, ancora di più se la piaga della scarsa sicurezza è adesso sottolineata anche dal Pd tramite la presidente di Quartiere Antonella Bernardo, di cui condividiamo le richieste fatte nei giorni scorsi".

I due referenti del comitato precisano che il nodo non è la movida di per sé "ma come questa viene gestita. Quello che i residenti chiedono da anni, e credo anche gli esercenti, è una serie di controlli delle forze dell’ordine costante e non solo a spot quando si susseguono gli episodi di aggressione. Per spacciatori e le cosiddette baby gang di cui si parla tanto, non c’è terreno più fertile di quello dove regna la confusione, la folla e lo scarso monitoraggio delle autorità. Se, come segnala un commerciante, ci sono delle panchine dove i balordi siedono e bivaccano in totale libertà significa che c’è una percezione di impunità diffusa che va sradicata".

E a proposito delle bande di minorenni che terrorizzano il cuore cittadino, Zanni non è stupito: "I residenti conoscono e segnalano questi gruppi violenti già da tempo e anche la segretaria del nostro comitato, l’avvocato Rustichelli, segue diverse famiglie di giovani aggrediti che hanno sporto denuncia". Per il comitato del centro storico, oltre ai controlli più serrati, serve necessariamente una collaborazione delle attività che animano la Pomposa: "Tutto parte da una movida rispettosa anche degli abitanti del quartiere. Non chiediamo di bandire gli eventi notturni, ma di organizzarli nel rispetto degli orari e dei decibel massimi previsti dalla legge. Solo con un impegno condiviso – concludono i residenti – la Pomposa potrà arginare certi individui e ridurre l’illegalità".