Modena, l’ex ospedale Sant’Agostino diventa ’Ago’: un hub della cultura in pieno centro

Uno dei più grandi in Italia

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Modena, 6 dicembre 2022 - Nacque come Grande Spedale degli Infermi nella seconda metà del ‘700 per volere del Duca Francesco III d’Este e oggi l’ex Ospedale Sant’Agostino è pronto a svelare il suo nuovo volto come AGO Modena Fabbriche Culturali , uno dei più grandi poli culturali in Italia e spazio di dialogo tra sapere scientifico e sapere umanistico.

Situato nel cuore di Modena, in una parte significativa del centro storico della città sia dal punto di vista urbanistico che storico e culturale, AGO si collega alla riqualificazione di un’ampia area (22mila metri quadrati) con un rilevante investimento finanziario e un inedito approccio al restauro dei beni culturali. Partner del progetto sono Fondazione di Modena, Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia.

AGO Modena Fabbriche Culturali rappresenta, per l’entità dell’investimento, per le dimensioni dell’intervento, per l’ampiezza e la qualità dei partner coinvolti, uno dei progetti culturali più importanti e significativi degli ultimi anni a livello nazionale: l’innovativo progetto architettonico, che concilia rispetto dell’esistente e spinta verso il futuro, è stato realizzato in collaborazione tra lo studio di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati, l’architetto Italo Rota, Francesco Doglioni, già docente di restauro architettonico a Venezia, Ferrara e Trento, e la Società Politecnica.

Come sarà questo imponente hub culturale? Il cantiere è già avviato e ora il masterplan riconsegna all’ex capitale estense un luogo straordinario , trasformato in laboratorio di produzione culturale e partecipazione civica, che ospiterà numerosi enti in grado di lavorare in maniera interdisciplinare: la Fondazione Modena Arti Visive (FMAV), i Musei Universitari, il Museo della Figurina, oltre al Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities DHMoRe ed il Future Education Modena (FEM, centro internazionale per la didattica innovativa) che hanno già sede qui.

Molteplici saranno le funzioni di AGO: dal mettere in campo progetti di digitalizzazione e applicazione dell’intelligenza artificiale al campo culturale, a progetti e sperimentazioni su apprendimento, education e formazione, fino alle mostre dedicate alle arti visive, anche nel contesto delle media arts. Il nuovo volto di AGO si presenta al pubblico presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo in Via San Carlo 5 a Modena. A parlarne saranno il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, Carlo Adolfo Porro, Rettore Università di Modena e Reggio Emilia, Paolo Cavicchioli, Presidente di Fondazione di Modena, i progettisti Carlo Ratti e Italo Rota, Francesco Doglioni e Francesca Federzoni della società Politecnica.