Agosto da ‘paperoni’: spesa record

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«MODENA, nel mese di agosto, è stata la città più cara d’Italia». Lo afferma il Codacons, che ha elaborato i dati diffusi ieri dall’Istat e relativi al tasso di inflazione. «Considerando la spesa annua delle famiglie italiane, che è diversa da città a città, Modena balza in testa alla classifica delle città dove si spende di più per beni e servizi, grazie ad un tasso di inflazione pari al +1,1%, contro una media nazionale del +0,4% – spiega il Codacons – Una famiglia ‘tipo’ residente a Modena subisce quindi un aggravio di spesa medio pari a +307 euro su base annua; di contro Bologna e Ravenna fanno registrare ad agosto un tasso di inflazione negativo (-0,3%) che le colloca come le città più economiche d’Italia: le famiglie che risiedono nelle due province, infatti, risparmieranno in media 84 euro annui grazie alla riduzione dei prezzi al dettaglio registrata nelle due città».

PASSIAMO dunque ai dati: secondo le rilevazioni del servizio Statistica comunale per il calcolo del Nic, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, l’inflazione su base congiunturale mensile risulta a + 0,7 per cento rispetto a luglio 2019. Delle 12 divisioni analizzate sei sono state rilevate in crescita, tre in calo e altrettante senza variazioni. È alla voce ‘trasporti’ (+ 3,0 %) la divisione con la variazione positiva più alta nel mese. Segue con + 1,7 % la divisione ‘Comunicazioni’, a intera rilevazione nazionale, in cui si segnalano aumenti degli apparecchi telefonici e di servizi di telefonia mobile. In crescita (+ 1,3%) anche ‘Ricreazione, spettacolo, cultura’. La divisione registra un aumento per servizi ricreativi e sportivi, giornali e periodici e pacchetti vacanza (rilevazione nazionale), prodotti per animali domestici e articoli di cartoleria. In calo gli apparecchi foto-vide, supporti di registrazione, giochi elettronici e libri non scolastici (rilevazione Istat). Aumenti dello zero virgola per le altre tre divisioni in crescita.

In ordine decrescente si registra + 0,4 % per ‘Alimentari e bevande analcoliche’, in cui la variazione positiva è su quasi tutte le classi di spesa che la compongono: pane e cereali, carni, latte, formaggi e uova, oli e grassi, frutta e ortaggi, confetture. In diminuzione pesci e prodotti ittici, caffè, tè e cacao e bevande analcoliche. Segue (+ 0,3 %) ‘Mobili, articoli e servizi per la casa’, dove l’aumento è dovuto ai mobili, ai piccoli elettrodomestici e ai beni non durevoli per la casa. In calo la spesa per i grandi apparecchi elettrodomestici. Ultima divisione in aumento (+ 0,1 %) è ‘Abitazione, acqua ed energetici’. ‘Bevande alcoliche e tabacchi’ (- 0,2 %), dove si segnalano cali su bevande alcoliche e vini compensati dall’aumento delle birre; ‘Abbigliamento e calzature’ e ‘Servizi ricettivi e di ristorazione’ (per entrambe – 0,1 %), senza particolari variazioni da segnalare. Invariate in agosto le divisioni ‘Servizi sanitari e spese per la salute’, ‘Istruzione’ e ‘Altri beni e servizi’.