Agricoltori, l’appello: "Aiuti insufficienti"

Lettera aperta al presidente nazionale di Coldiretti: "Aziende in enorme difficoltà, serve uno sforzo straordinario"

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Una lettera aperta al presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini.

A scriverla sono gli agricoltori della Bassa modenese.

"Caro Presidente, condividiamo il suo appello per un piano Marshall per l’agricoltura, ma lo riteniamo fragile nelle proposte. Se la filiera che dai campi agli scaffali vale 538 miliardi, e tutti invidiano il nostro agroalimentare, è merito di imprese che garantiscono cibo di qualità, in quantità e sicurezza alimentare.

Aziende oggi in enorme difficoltà che vanno sostenute con un piano di rilancio strategico attraverso una concreta , continuativa iniezione di liquidità".

Giusta l’idea di Prandini "di un pagamento diretto, aggiuntivo compensativo e forfettario a ettaro, ma deve essere ‘parametrato’ al fatturato d’ impresa e al costo del lavoro".

Oltre al Piano Marshall, "occorre un progetto nazionale sul ruolo dell’agricoltura italiana in ambito internazionale. Serve una sorta di "Green Power" alla Reagan, che risollevò l’agricoltura Usa, ancor oggi settore strategico; più coraggio, più autonomia dai poteri, più ascolto al territorio, più chiarezza nei confronti di una Europa che ha tradito gli ideali, e oggi è a un bivio drammatico".

Gli agricoltori denunciano costi di produzione fino a 19mila euro per ettaro, con danni da cimice dal 2012, e che nel 2019 hanno più che dimezzato il raccolto.

E’ inaccettabile che le misure d’intervento destinate dal Ministero, per una conclamata emergenza fitosanitaria, siano solo di 80 milioni a fronte di stime che vanno oltre i 750 milioni, 300 solo in Regione, e passano nel silenzio di chi ci rappresenta, con un percorso della 1022004 discriminante e macchinosa.

I decreti sull’economia in via di definizione richiedono provvedimenti finanziari seri, rapidi, sgravi fiscali, esenzioni contributive per almeno un anno".

v.b.