
Carlo Trivelloni di Velletri, 87 anni, arrivò con i ’Treni della felicità’: dal Sud portavano bambini che le famiglie non riuscivano a mantenere
Cavezzo (Modena), 29 gennaoo 2025 – Nuovo appello della Associazione Memoria ‘900 di Velletri e delle studentesse del locale liceo Mancinelli Falconi per i cosiddetti “Treni della Felicità”, organizzati nel dopoguerra dal Comitato di Liberazione Nazionale, col sostegno di Pci e Udi per dare sollievo a centinaia di bambini laziali la cui vita fu sconvolta dai bombardamenti. Uno di questi giunse alla vecchia stazione di Villafranca di Medolla il 28 gennaio e qui scaricò 151 bambini ospitati da famiglie di Bastiglia e, per gran parte, di Cavezzo.
“Dalla nostra città – ricorda Antonietta Lucchetti del direttivo Associazione Memoria ‘900 - partirono il 27 gennaio del 1946 dalla stazione Termini. Siamo risaliti a questo numero attraverso un articolo di cronaca riportato da L’Unità. Grazie gli appelli lanciati siamo riusciti a rintracciare alcuni di questi bambini, molti altri purtroppo non sono più in vita”. Erano tutti di età compresa tra i 6 e i 13 anni e da quel soggiorno che si protrasse per alcuni mesi, fino all’estate, quando si concluse la scuola (solo in qualche caso restarono più a lungo), sono passati 78 anni. Chi ne è testimone oggi è ultraottantenne. “Al momento – prosegue Lucchetti - abbiamo realizzato due interviste video, rispettivamente a Carlo Trivelloni e Franco Zaccagnini, e contiamo di girarne altre. In previsione ci sarà anche una pubblicazione. In questi mesi (la ricerca è partita a fine novembre) da Velletri sono stati avviati contatti in molte direzioni, coinvolgendo i comuni di Bastiglia e di Cavezzo, che hanno cortesemente risposto che non hanno avuto riscontri nei ricordi di quanti sono stati consultati. E’ stata coinvolta Anpi e Udi di Modena e di Roma. Ora si attendono risposte dai dirigenti scolastici che conservano i registri di classe delle scuole elementari di Cavezzo e Bastiglia. A raccontare di questo episodio rimane un volumetto “I bambini romani del ‘46”, curato dal maestro, oggi scomparso, Tito Dotti di Disvetro che fu realizzato insieme ai suoi colleghi, quando si promosse nel 1998 un raduno a Cavezzo tra i bimbi giunti da Velletri e le famiglie ospitanti. “Approfitto – è l’appello di Lucchetti - per avanzare una preghiera, che mi è stata fatta dal signor Carlo Trivelloni. Lui venne ospitato da una famiglia ricorda di 5 persone, due adulti e tre bambine, la più piccola delle quali aveva all’epoca circa due anni. Questa famiglia abitava in un grande podere nei pressi di Cavezzo. Trivelloni ci ha raccontato di aver trascorso notti e notti insonni cercando di ricordare i loro nomi per poter in qualche modo ringraziarli di tutto il bene ricevuto durante la sua permanenza. Ora ha 87 anni e sarebbe veramente importante esaudire questo suo desiderio”.