«Al Caf Parisi mi ha invitato a votarla»

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SONO STATI i primi a denunciare gli sms del Caf Italia che invitavano a votare «la responsabile Katia Parisi di Modena Solidale» (così recitava il messaggio). E ora ‘Modena Volta Pagina’ - dopo la richiesta di dimissioni - alza l’asticella delle polemiche con un esposto sulla vicenda indirizzato al Garante della Privacy, depositato ieri mattina. «A nulla – hanno spiegato ieri in in conferenza stampa i rappresentanti della lista, il presidente Nildo Benuzzi e Rossella Ruggeri – sono servite le sollecitazioni ai rappresentanti del Caf Italia e alla consigliera che hanno risposto in modo indignato e senza giustificare l’accaduto. Per questo abbiamo deciso di procedere con l’esposto. Sarà il Garante a decidere ed assumere eventuali provvedimenti».

STANDO a Modena Volta Pagina, la campagna a favore della Parisi sarebbe iniziata molto prima del voto del 26 maggio, addirittura dentro gli uffici del Caf per opera della diretta interessata. A raccontare nei dettagli questo risvolto inedito è Maddalena De Montis, a sua volta attivista della lista e candidata, che ha sperimentato di persona il tentativo di convincimento.

«Il 2 maggio scorso sono andata al Caf di via Pelusia per compilare il mio 730. Ad un certo punto - ricorda - è apparsa la signora Parisi che mi ha chiesto subito dove fossi residente e poco dopo mi ha invitato a votare la lista ‘Modena Solidale’ dove era tra i candidati. Le ho risposto che ero di Volta Pagina e decisamente contro le politiche attuate da Muzzarelli e la cosa si è conclusa lì». Passano i giorni e la De Montis riflette sull’accaduto: «La cosa mi suonava strana e non mi sembrava del tutto corretta, ma ho deciso comunque di non creare delle polemiche alla vigilia del voto». «Succede però che il 18 maggio - prosegue - mi arriva una telefonata da un numero privato che poi scopro essere sempre il Caf. Era un operatore che mi chiedeva di portare di persona una ricevuta mancante. Ero certa di avere consegnato tutto, ma ho comunque inviato il documento via mail, per evitare di recarmi di persona sul posto. Ho scoperto poi successivamente che era capitata la stessa cosa ad altri conoscenti, che sono andati direttamente all’ufficio in via Pelusia. A sorpresa qui hanno incontrato la Parisi che ha consegnato loro del materiale elettorale». Arriva il giorno del voto e con lui gli ormai famosi sms.

«E’ STATO quello il momento - confida De Montis - in cui ho deciso di fare emergere la cosa, anche perché mi sono ritrovata al seggio con tanti come me che avevano ricevuto il messaggio sul loro telefonino. Riteniamo che usare dati sensibili a scopo elettorale sia altamente inopportuno ed è su questo che ci aspettiamo delle spiegazioni; oltre a una presa di posizione netta da parte del sindaco e del presidente del Consiglio comunale Poggi, che auspichiamo porti all’attenzione dell’aula la revoca della nomina della consigliera».