"Al consultorio educhiamo all’affettività"

La responsabile Giorgia Regnani: "Ci sono spazi per i più giovani, cerchiamo di fare prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili"

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In occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids, che si è celebrata ieri, anche il Consultorio di Carpi ha aderito alle iniziative in programma, e si è messo a disposizione degli utenti per dare risposte alle domande sulle malattie sessualmente trasmissibili e HIV, come spiega la responsabile del Centro, Giorgia Regnani.

Dottoressa qual è il trend attuale e quali sono le ragioni?

"I dati registrano un progressivo calo dei nuovi casi di infezione da HIV e da malattie sessualmente trasmissibili. Ciò è dovuto anche alla pandemia che ha diminuito i rapporti di socializzazione e le possibilità di accesso alle strutture di diagnosi e cura, ma fondamentalmente reputiamo che questa diminuzione sia dovuta ad una maggiore diffusione delle informazioni e delle conoscenze di queste malattie".

Che progetti di sensibilizzazione sono previsti?

"Fondamentale è l’educazione all’affettività e alla sessualità che gli operatori (ginecologi, ostetriche, psicologi) del Consultorio pongono in essere già dalle scuole medie. In particolare, in terza media sono presentati i progetti regionali ‘Viva l’amore’ e ‘Conoscere il Consultorio’ rivolti a studenti, docenti e anche famiglie. Nel 2021, 7 scuole medie su 8 hanno aderito, per un totale di 811 ragazzi. Negli istituti superiori questi progetti vengono svolti mediante la peer education: gli operatori formano un gruppo di ragazzi che a loro volta forniscono le informazioni ai loro compagni. E’ dimostrato che la formazione alla pari e molto più efficace e i ragazzi sono più motivati a informarsi. Hanno aderito al progetto tutti gli istituti superiori di Carpi per un totale di 948 studenti".

A livello di Consultorio cosa è previsto?

"Vi sono degli spazi dedicati per le fasce di popolazione più giovane. Lo ‘Spazio Giovani’ per la fascia 1419 anni: i ragazzie possono accedere da soli (anche se minorenni), con amici, con i genitori e chiedere prestazioni come ecografie o visite ginecologiche, parlare di contraccezione. Nell’accoglierli, puntiamo molto sulla formazioneinformazione in tema di prevenzione, diagnosi precoce e cura delle malattie sessualmente trasmissibili".

Che frequenza di accesso registrate?

"Nonostante la pandemia, non abbiamo mai perso l’utenza. Tra il 2018 e 2021, lo Spazio Giovani ha registrato una costante lieve crescita, mentre per lo spazio per i Giovani adulti si è avuto +9% di accessi".

Qual è la fascia di età più a rischio?

"Quella tra i 15 e i 25 anni, ossia i giovani più socialmente e sessualmente attivi".

Maria Silvia Cabri