Al Michelangelo torna la prosa con i fuoriclasse

Il direttore Gavioli presenta parte del calendario. Sul palco anche Milena Vukotic ed Enzo Decaro

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"Presentiamo - spiega il patron dello storico teatro privato Michelangelo di via Giardini, Berto Gavioli - la prossima stagione di prosa, come nostra abitudine in tempo per la campagna abbonamenti. In settembre seguirà il cartellone completo con gli eventi di danza, concerti rock, jazz, comici, teatro scolastico e per famiglie. Non è semplice in questo periodo andare avanti, ma c’è ottimismo". L’impresario teatrale non ne fa cenno nella presentazione di ieri con l’assessore comunale alla cultura Andrea Bortolamasi, ma il Michelangelo in questi ultimi mesi ha dovuto combattere una battaglia in più rispetto alle chiusure causa pandemia. A ciò, infatti, si è aggiunto anche un momento di difficoltà del teatro con l’ente religioso che detiene la proprietà dello stabile al fianco della chiesa di San Faustino. Il proprietario, infatti, aveva avuto una offerta lauta per aprire uno spazio commerciale: ipotesi fortunatamente accantonata, almeno per i prossimi tre anni, anche grazie alla mediazione tra le parti del Comune.

E così dall’autunno partiranno i 14 spettacoli di prosa che Gavioli ha annunciato ieri: debutto il 25-17 ottobre con l’attore Emilio Solfrizzi protagonista di "Roger" nel quale interpreta una partita a tennis di un oscuro atleta contro il numero uno Roger Federer. La prosa poi prosegue fino all’aprile 2023 con numerose performance che vedono protagonisti alcuni importanti autori del palcoscenico come la fuoriclasse Milena Vukotic - l’indimenticabile signora Fantozzi - oppure Lucrezia Lante della Rovere, Ivana Monti, Maria Amelia Monti, Roberto Ciufoli, Nino Formicola, Enzo Decaro, Corrado Tedeschi, Maria Amelia Monti, Debora Caprioglio fino a Sergio Muniz e Diego Ruiz che il 4-6 aprile saranno in scena con "Cuori scatenati".

"Siamo felici di fare una nuova stagione, è già importante il fatto che il Michelangelo continui a esistere – dice Gavioli – Abbiamo la speranza di riportare la gente a teatro. Negli ultimi mesi tutti i teatri d’Italia, riaperti, hanno visto una crescita esponenziale del pubblico e ciò ha portato maggiore ottimismo. Lo spettacolo dal vivo è insostituibile e la situazione non è paragonabile a quella dei cinema: mi dispiace moltissimo, ma in quel caso c’è l’abitudine ad altre forme di consumo e il pubblico si è impigrito. Ciò penalizza i cinema mentre i teatri superano il momento critico. Certo sono stati due anni duri, noi abbiamo perduto il 50% degli abbonati sopratutto di prosa e speriamo di recuperarne una metà di loro". Informazioni. L’abbonamento ai 14 spettacoli costa 294 euro (266 ridotto) mentre per 7 scende a 161 euro (147) e il biglietto singolo ne costa 27 (ridotto 24). C’è, fino al primo giugno, il diritto di prelazione per i già abbonati al teatro nel 2019-20 poi dall’8 giugno apertura ai nuovi abbonati (la caparra è di 80 euro). Stefano Luppi