Alberghi aperti per i camici bianchi ’al fronte’

L’accordo sottoscritto con Federalberghi permette ai professionisti di non esporre a rischi i loro familiari ed i conviventi

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Turni infiniti in corsia e una pressione fisico-psicologica fuori dal normale. Per personale sanitario è una fase senza precedenti, al punto che molti medici e infermieri non possono neppure tornare a casa dai propri cari per il timore di contagiarli. Va in loro aiuto l’accordo siglato tra le aziende sanitarie modenesi e Federalberghi-Confcommercio che permette ai professionisti impegnati nell’emergenza Coronavirus di usufruire dell’ospitalità nelle strutture associate, su tutto il territorio della nostra provincia. Ma come funziona il protocollo e cosa prevede? Il servizio è completamente gratuito ed è rivolto nello specifico al personale dell’Azienda Usl di Modena, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena e dell’Ospedale di Sassuolo impegnato in attività assistenziale durante l’attuale fase. Nelle strutture convenzionate sarà disponibile il pernottamento e la prima colazione. In particolare, l’accordo è stato pensato per aiutare tutti quei sanitari che, trovandosi in una situazione di fragilità domestica, preferiscono non esporre i propri familiari e conviventi stretti a potenziali rischi infettivi. Ma anche per gli operatori che hanno avuto un potenziale contatto con pazienti Covid-positivi, e non riescono a far fronte alle misure precauzionali di isolamento domestico. Rientra in questa collaborazione tra strutture sanitarie e alberghi, seppur non riguardi in tal caso il personale sanitario, l’esempio dell’Hotel Concordia (di proprietà della Cpl) destinato all’isolamento dei cittadini con sintomi lievi da Covid-19. La struttura di San Possidonio, infatti, servirà ad accogliere chi non ha ambienti adeguati a casa propria. Ad annunciarlo è stato nelle scorse ore il commissario ad acta per l’emergenza Sergio Venturi. Gli ospiti – che saranno segnalati dal Punto unico di accesso socio-sanitario del proprio territorio – avranno a disposizione una stanza con bagno, al momento il progetto prevede di ospitare venti persone, estendibili fino a 50 in caso di necessità. La gestione include una presenza giornaliera di due operatori sanitari Ausl che avranno funzioni di accoglienza ed educazione alla salute e sovrintenderanno a una corretta esecuzione della quarantena, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20. A questo si affiancherà un turno costante di guardia dalle 20 alle 8. Pasti, lavanderia, pulizie sono a carico delle ditte affidatarie dei servizi aziendali. "Siamo estremamente riconoscenti a Cpl che con la propria generosità ha reso possibile rispondere alle esigenze di una fascia di cittadini in questo momento particolarmente fragile – fa sapere la direzione dell’Ausl –. Grazie a questa iniziativa potrà trascorrere il periodo di quarantena in un ambiente idoneo e sicuro, non potendo per situazioni famigliari o personali, avere la medesima garanzia al proprio domicilio. La generosità dimostrata dal nostro territorio in questo momento di grave emergenza dà anche ai nostri operatori sanitari, impegnati sul campo, un fondamentale sostegno e conforto". Plaude a sua volta il presidente di Cpl Concordia, Paolo Barbieri: "A nome di tutti i soci e colleghi desidero condividere la soddisfazione per aver potuto fornire con il nostro hotel un aiuto concreto e immediato alla struttura sanitaria modenese così fortemente impegnata nel contenimento della pandemia. Come cooperativa siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo per un servizio essenziale alle nostre comunità territoriali in questo momento difficile".