Alberto Dogali sta male: va all’ospedale. Lo dimettono e muore

Sassuolo: Alberto Dogali, 54 anni, aveva forti dolori al petto. I medici del pronto soccorso lo rimandano a casa, dopo poche ore la crisi fatale

Inutili sono stati i soccorsi

Inutili sono stati i soccorsi

Modena, 28 novembre 2020 - Era andato al pronto soccorso all’ospedale di Sassuolo perché accusava forti dolori al petto. Dopo visita ed esami del sangue è stato rimandato a casa perché non era emerso nulla di preoccupante. Dopo qualche ora dalla sua abitazione però è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Baggiovara dove, nonostante sia stato sottoposto a un’operazione chirurgica, è morto per arresto cardiaco. E’ sotto choc la famiglia di Alberto Dogali, 54 anni, originario di San Michele, frazione di Sassuolo.

La moglie è sconvolta e ha fatto denuncia in questura a Modena. "Vogliamo capire cosa è successo ed evitare che in futuro si ripeta con altre persone, lo faccio soprattutto per le nostre figlie. Una di 18 anni che frequenta l’ultimo anno della scuola superiore e una di 26 che giovedì si laurea in Ingegneria ambientale, senza il papà…".

La tragedia è cominciata la mattina presto di giovedì quando Dogali ha avvertito un forte dolore al petto: "Ha deciso – racconta la consorte – di recarsi da solo al pronto soccorso all’ospedale di Sassuolo" dove è stato sottoposto a un elettrocardiogramma: "Gli hanno fatto anche gli esami del sangue, una flebo, gli sono stati somministrati del Valium e un antidolorifico, spiegando che non c’era nulla di particolare, il malessere poteva essere riconducibile a stress. E’ stato lì oltre tre ore".

Quindi è stato rimandato a casa. Dove, tuttavia, i dolori non sono diminuiti, anzi. La situazione è precipitata col passare delle ore. Tanto che intorno alle 10.15 la famiglia ha dovuto chiamare un’ambulanza perché le fitte al petto peggioravano, erano sempre più intense: "I sanitari – prosegue la signora - sono rimasti un’oretta in casa per assistere mio marito, per provare a stabilizzarlo". Quando però ci si è resi conto che le sue condizioni invece di rientrare nella norma si aggravavano è stata chiamata a supporto un’automedica del 118 e subito dopo c’è stata la corsa in ospedale a Baggiovara in codice rosso. "Lì hanno provato in tutti i modi a salvarlo – precisa la moglie - è stato sottoposto a intervento chirurgico, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare, la sua situazione era ormai disperata. E’ morto per arresto cardiocircolatorio".

Ieri la donna ha sporto denuncia in questura. "Voglio capire se si sarebbe potuto salvare, se è stato fatto tutto quello che si doveva nelle ore precedenti". I funerali di Dogali, che installava impianti per la Sacmi per conto di una ditta esterna, saranno fissati nei prossimi giorni.

Dall’ospedale di Sassuolo esprimono "vicinanza per il grande e comprensibile dolore dei familiari. Da parte dell’ospedale c’è e ci sarà massima collaborazione e disponibilità per consentire tutte le verifiche del caso, così da poter far luce su quanto accaduto".