Albinelli, bando per nuove postazioni

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NUOVI bandi per assegnare posteggi nella struttura mercatale del centro. E’ quanto previsto da una delibera di Giunta volta a valorizzare la piazza commerciale, guardando al futuro dell’Albinelli. Infatti la delibera prevede l’assegnazione di cinque posteggi per commercio su aree pubbliche destinati alle attività tradizionali del Mercato Albinelli oltre a un sesto spazio destinato all’offerta integrativa del mercato, cioè alle nuove attività con consumo sul posto per l’animazione diurna e serale. Il bando sarà pubblicato contestualmente alla pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione erso fine mese e la gestione verrà curata dal Consorzio mercato Albinelli.

INTANTO il ‘caso molluschi’ è stato archiviato dal giudice perchè il fatto non sussiste. Parliamo del noto blitz dei nas di fine giugno al mercato Albinelli, quando i militari contestarono ai tre banchi del pesce, a seguito di una campionatura, temperature di conservazione troppo alte rispetto ai molluschi, appunto, in vendita sui vecchi banchi di marmo. I controlli, però, erano scattati proprio nel giorno in cui l’aria condizionata risultava mal funzionante ma, soprattutto, quando già, attraverso una delibera, l’Amministrazione aveva stabilito il trasfermento dei banchi pesce con l’utilizzo di nuovi banchi frigo, viste le criticità già emerse e oggetto del provvedimento. Ad esprimere soddisfazione è il legale di uno degli esercenti, l’avvocato Francesco Cavazzuti. «I Nas non avevano fatto altro se non confermare la valutazione che il Comune aveva già effettuato in merito ai vecchi banchi, ma nessuna responsabilità risultava ascrivibile ai lavoratori. Il marmo è poroso e col tempo assorbe le sostanze – spiega ancora il legale – anche per questo era già stato deciso il trasferimento e l’utilizzo del banco frigo. Ma, nella memoria che abbiamo depositato, abbiamo anche fatto presente come gli stessi ambulanti vendano i prodotti ittici da 20 anni e come nessuno sia mai stato male». Le accuse erano qelle di cattiva conservazione dei prodotti ittici e violazione della legge 283 relativa alla disciplina igienica della produzione e della vendita degli alimenti. Il pm Niccolini aveva chiesto l’archiviazione del caso e il giudice, valutati gli elementi a disposizione, l’ha disposta perchè il fatto non sussiste». A seguito dei controlli l’assessora alle Attività Produttive Ferrari aveva sottolineato come già da mesi Comune e Consorzio avessero avviato un percorso per assicurare la vendita del pesce fresco modificando il regolamento del mercato; proprio per consentire di collocare i banchi in altri punti della struttura, superando la vendita del pesce fresco su banchi aperti di marmo e passando alla vendita con banchi frigo. La delibera approvata era relativa proprio a traslocare le tre pescherie, adibendo quell’ala della struttura solo alla ristorazione».