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Ci e’ voluto un mese in più del previsto, ma finalmente ci siamo. Il Mercato Albinelli dà il benvenuto ai nuovi banchi del pesce ultramoderni. Ieri il trasferimento delle tre pescherie è diventato realtà, con gli operatori (e i dipendenti) dislocati in punti diversi della struttura e non più confinanti come un tempo. Col trasloco, come previsto, va a contraddistinguersi con ancora più chiarezza la zona ristorazione dell’Albinelli, che d’ora in poi verrà usata solamente per le somministrazioni e le consumazioni sul posto (i banconi in marmo verranno adibiti a tavolini). L’obiettivo del Consorzio e del Comune, infatti, è stato quello di allontanare il pesce dall’area in cui si siedono a mangiare i visitatori del mercato (specialmente turisti), per evitare così una convivenza che in alcuni momenti della giornata poteva rivelarsi problematica, soprattutto per i cattivi odori del pescato. Tanta la curiosità (e un pizzico di disorientamento) dei clienti abituali, che hanno fatto visita ai nuovi spazi per fare la spesa e ammirare coi loro occhi gli allestimenti. Per gli operatori – i tre banchi sono rispettivamente di Gianluca Laritonda, Andrea e Luciana Guerzoni, Pietro e Luca Laritonda – è stata sicuramente una giornata speciale, alla luce dei timori espressi nei mesi scorsi alla notizia del trasferimento. Non sono state poche – come noto – le polemiche per la nuova destinazione, ma i malumori (almeno per ora) sembrano alle spalle. L’affluenza è stata buona, le vendite positive e in particolare per il banco di Gianluca Laritonda, c’è stato l’esordio anche della parte dedicata alla gastronomia. «Per fare un vero bilancio ci vorrà tempo – spiega –, ma come primo giorno siamo più che soddisfatti. Tanti clienti sono venuti a trovarci e sono rimasti contenti della nuova sistemazione. E’ andato bene pure lo spazio gastronomia dove proporremo piatti pronti a base di pesce, carne e verdure. Sotto certi punti di vista si tratta di un nuovo inizio e sono fiducioso».
I nuovi banchi consentono agli ambulanti la vendita della merce nelle migliori condizioni igienico-sanitarie, aumentando anche la possibilità di diversificare l’offerta grazie al superamento della vecchia modalità con solo utilizzo del ghiaccio a favore di banconi refrigeranti moderni, igienici e sicuri per il consumatore, essenziali per la vendita di prodotti delicati e con precise esigenze di conservazione fissate a norma di legge. A spiegare i motivi del trasferimento era stato nei mesi scorsi il presidente del Consorzio Andrea Prandini: «La zona in questione aveva tanti spazi vuoti, quindi, si è deciso per il trasloco delle pescherie, adibendo quell’ala della struttura solo alla ristorazione».