VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Alessandro Gozzoli, il ricordo di amici e colleghi: "Studiava e lavorava molto. Non aveva cattive compagnie"

Le persone più vicine alla vittima: "Aveva superato una malattia e trovato la sua strada". Chi ha scoperto il cadavere: "Ci è sembrato strano che la porta non fosse chiusa a chiave"

Modena, 12 marzo 2023 – Perché ma, soprattutto, chi è stato? Sono le domande che rimbombano nella testa dei tantissimi amici di Alessandro Gozzoli, increduli e ancora sotto choc per la tragica morte del 41enne. Alle 19 di giovedì sera la vittima ha risposto ad un amico, per questioni lavorative ed era apparso gioioso e sereno come sempre. Ma cosa è successo dopo?

Alessandro Gozzoli: una messa per ricordarlo

Chi è entrato nell’abitazione del consulente del lavoro, a Casinalbo? Non c’erano segni di effrazione e la porta era stata chiusa senza alcun giro di chiave: Alessandro, spiegano gli amici, temeva l’intrusione da parte di ladri e assicurava la porta con più mandate. Ancora sotto choc anche la titolare dell’agenzia del lavoro per cui il giovane lavorava, Liviana Minelli che insieme alla sorella della vittima, nel primo pomeriggio di venerdì, ha fatto la tragica scoperta. "L’appartamento di Alessandro è piccolo e ho subito notato come fosse sottosopra: cassetti aperti, vestiti a terra, un caos. Lui quando andava a letto chiudeva con tre, quattro mandate perchè aveva il terrore dei ladri ma la porta era chiusa senza alcun giro di chiave. Chi era Alessandro? Un grande lavoratore. Abbiamo lavorato insieme fino a giovedì a mezzogiorno; io non mi sentivo bene e sono andata a casa – spiega Minelli. – Mi ha inviato messaggi fino alle 18 e sapevo che venerdì sarebbe arrivato più tardi al lavoro, a causa di un impegno. Quando però mi sono resa conto che si era fatto tardi ho provato a chiamarlo, ma non rispondeva. Con sua sorella abbiamo deciso di andare insieme a casa sua, intorno alle 14.30. E’ stato un suo amico medico a trovarlo così, nel letto. Aveva lottato tanto contro una grave malattia e ne era uscito: aveva trovato un lavoro che gli piaceva e gli avevo promesso che gli avrei lasciato l’ufficio: questa prospettiva lo rendeva felice. Si era rimesso pure a studiare perchè diceva che questa era la carriera che desiderava. Lavorava anche 13-14 ore al giorno, era un bravo ragazzo. Non riesco a darmi una spiegazione". "Era un ragazzo altruista – afferma Alessandro, un amico - buono di indole, uno che ne aveva viste tante, ma sempre il sorriso in faccia".

Massimo Ravaldi e Daniela, titolari dell’omonima trattoria di Castelfranco sono sconvolti dalla tragica notizia: "Ultimamente ci eravamo persi di vista ma andavamo sempre al Red insieme – racconta Daniela – Alessandro era una persona adorabile ed era impossibile non essergli amico. Sono rimasto di pietra. Era un sole con quel sorriso: quando ti vedeva, sembrava fossi la persona che stava aspettando". Stefania Appennino, titolare del Living Cafè di Casinalbo aveva sentito il 41enne alle 16 di giovedì pomeriggio. "Abbiamo scherzato e parlato di una nostra amica che presto avrà un bimbo – spiega - il suo entusiasmo quando incontrava qualcuno era alle stelle quindi, se avesse avuto una relazione, ce lo avrebbe detto. Un amico comune lo aveva chiamato alle 19 di giovedì per una consulenza: era tranquillo. Chi gli ha fatto del male deve pagare".