Alfredo, l’ultimo messaggio "Vado in un posto da sogno"

Le lacrime di Ludovica, la sorella del 52enne, al Playhall di Riccione. Domani esequie anche a San Lazzaro. Padre Giuliano: "Era uno scout"

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Riccione trattiene il fiato. Volti si affacciano per veder passare un’ultima volta Massimo, Romina, Alfredo, Rossella, Francesca, Maria, Valentina. "Sono loro, sono arrivati". Sono circa le 13.15 quando i tre furgoni delle onoranze funebri escono dal casello e raggiungono la camera ardente, sfilando nelle vie silenziose. Sono partiti al mattino dall’obitorio di San Donà di Piave, salutati da un piccola folla commossa che si è radunata per l’ultimo saluto, scortati dalle varie sezioni della polizia stradale che si sono avvicendate da Padova a Bologna e poi fino a Riccione. Un viaggio per percorrere a ritroso l’itinerario del Ducato bianco del Centro21 che venerdì scorso era diretto a Lauco, in Friuli. Doveva essere un weekend di gioia: una vacanza premio per le quattro coinquiline, Francesca, Maria, Valentina e Rossella, e per il fidanzato di quest’ultima, Alfredo. Lui e le ragazze dovevano preparare le piadine per gli abitanti del borgo. Sono morti invece nel tragico schianto sull’A4.

"Alfredo era innamorato perso della sua ‘Rosellina’. Ogni tanto andava a prenderla di nascosto con la sua microcar". Lacrime calde bagnano gli occhi di Ludovica Barbieri, la sorella di Alfredo, presente alla camere ardenti. "Volevano sposarsi, lui era alla ricerca di una casa in affitto a Croce di Monte Colombo. Si sarebbero trasferiti, avrebbero vissuto insieme come marito e moglie". Tanta è la commozione, ma un sorriso increspa le labbra di Ludovica quando ricorda la passione del fratello per il volley. "Era un grandissimo tifoso della squadra di Modena. Domenica scorsa erano quasi in tremila al PalaPanini per l’ultimo saluto, gli hanno dedicato un lunghissimo applauso e hanno appeso gli striscioni. È stato un momento toccante, che porterò sempre nel mio cuore". "L’ultima volta che ho sentito Alfredo – continua la sorella – è stato per messaggio, il giorno della tragedia. La sera prima della partenza ci siamo sentiti al telefono: io gli avevo chiesto se avesse fatto la valigia, e lui mi aveva confessato che non stava più nella pelle. Durante il viaggio verso il Friulì, mi ha mandato un messaggio. ‘Vado in un posto meraviglioso’, c’era scritto. Era già stato altre volte a Lauco, ma quella era un’occasione unica e speciale, perché era insieme alla donna della sua vita, Rossella. Poco dopo mi ha mandato una foto del suo nuovo contratto di lavoro. Era felicissimo e orgoglioso dell’impiego che aveva trovato e i suoi superiori erano fieri di lui. Si impegnava tanto nell’attività di ufficio e aveva raggiunto dei traguardi importanti. Grazie al Centro21, mio fratello aveva radicalmente cambiato la sua vita. Aveva trovato un lavoro, tantissimi amici, delle attività da fare. Ma soprattutto aveva trovato l’amore: tra lui e Rossella c’era un’intesa molto forte. Erano una coppia romantica e affettuosa. Ogni tanto Alfredo prendeva la sua macchinina e la andava a trovare di nascosto. Stavano pianificando una vita insieme, avevano intenzione di convolare a nozze".

Intanto fervono i preparativi per il funerale modenese di Alfredo. Sarà celebrato domani nella chiesa di San Lazzaro alle 9. A celebrare la messa sarà Padre Giuliano Stenico collaboratore della parrocchia e al fianco di Alfredo adolescente quando frequentava il gruppo scout di San Lazzaro, si parla di 35-40 anni fa. "Era perfettamente inserito nel gruppo – ricorda Padre Stenico – partecipava a tutte le attività, era molto disponibile. La sua situazione non era facile, eppure lui ha sempre perseguito l’autosufficienza. Ha voluto caparbiamente prendere la patente e ha lavorato". D’altronde, prosegue Padre Giuliano, "negli scout c’è una tradizione di accoglienza di ragazzi con la sindrome di Down. Domani ci saranno tanti scout dell’epoca che parteciperanno alla funzione: è rimasto nel cuore di molti".