Alice, il marito va dai pm "Dirà tutto quel che sa"

Nicholas Negrini, indagato per omicidio, è stato convocato per domani . L’avvocato: "Vuole essere d’aiuto agli inquirenti e risponderà a ogni domanda"

Migration

Ricostruirà ogni singolo istante di quelle estenuanti ore, le più lunghe della sua vita. Sarà sentito domani mattina alle 10 in Procura, davanti ai pm Claudia Natalini e Giuseppe Amara, Nicholas Negrini, il marito di Alice Neri, barbaramente uccisa tre settimane fa. Il giovane, attraverso il proprio legale, l’avvocato Luca Lugari aveva chiesto infatti di essere interrogato per poter fornire ulteriori elementi utili alle indagini e ripercorrere le tappe di quelle ore di ‘buio’. Era stato proprio Negrini, infatti, a denunciare la scomparsa della 32enne non vedendola rientrare a casa quel giovedì sera. L’uomo, insieme all’amico e collega della donna, con il quale Alice aveva trascorso la serata del 17 novembre è indagato per omicidio volontario ed è stato ascoltato solo il giorno del ritrovamento del cadavere. "Siamo disponibili a dare una mano e a fare una ricostruzione puntuale di quelle ore – sottolinea l’avvocato Lugari – il mio assistito fornirà qualsiasi spiegazione agli inquirenti e risponderà a qualsiasi domanda. Negrini vuole poter collaborare con gli inquirenti". L’uomo per primo, venerdì 18 novembre aveva sporto denuncia di scomparsa. La moglie, infatti, lo aveva salutato poco dopo le 18.30 della sera prima, annunciando che sarebbe andata a fare un aperitivo con un’amica. Era rientrata da pochi minuti, nonostante solitamente uscisse dal luogo di lavoro alle 16.30. Poco dopo Alice si era quindi diretta allo smart Cafè di Concordia per incontrare Marco, il collega sardo indagato a sua volta per omicidio. Con il giovane amico la vittima era rimasta fino alle 2.30 del mattino. In base a quanto emerso dalle analisi delle telecamere, i due si sarebbero poi separati: l’auto di Marco aveva svoltato a destra, verso San Possidonio, dove vive. Quella di Alice era partita, svoltando a sinistra, dieci minuti dopo. Il marito ha provato a chiamare la moglie alle 6.19 della mattina, quando si era reso conto che la giovane mamma non era rientrata. Aveva cercato di chiamarla almeno dieci volte – aveva spiegato ai carabinieri – ma dopo pochi squilli scattava la segreteria, segno che qualcuno interrompeva la chiamata. Eppure alle 16, Negrini attraverso il pc era riuscito a geolocalizzare la moglie: il cellulare di Alice indicava come ultima posizione proprio quella dello Smart Cafè ma alle 3.40 del mattino. Eppure la 32enne – in base ai filmati di videosorveglianza – si era allontanata da quel punto almeno 50 minuti prima. Era ritornata nel parcheggio? O vi aveva fatto ritorno qualcuno che, nel frattempo, era entrato in possesso del suo telefono? Il marito ha spiegato poi di averla cercata sul posto di lavoro; di aver chiamato il fratello Matteo e di essersi rivolto all’amica che, quella sera, aveva evidentemente ‘coperto’ Alice. Ogni ricerca era risultata vana almeno fino alle 21 di venerdì sera, quando il corpo della vittima è stato trovato carbonizzato nel baule della sua stessa auto a Fossa di Concordia.

Valentina Reggiani