Alice Neri, il marito ascoltato dai pm. "Nessuna ombra su di lui"

Il giallo di Modena: Negrini, indagato per omicidio, ha voluto chiarire la sua posizione. Il suo avvocato: "Nicholas ha risposto a tutte le domande degli inquirenti"

Modena, 9 dicembre 2022 - "Nicholas ha risposto a tutte le domande degli inquirenti, il caso è molto complesso, è un mosaico di centinaia di tasselli che gli investigatori stanno cercando di comporre e mettere insieme. Stanno lavorando giorno e notte".  Sono le parole dell'avvocato Luca Lugari dopo l'interrogatorio di Nicholas Negrini, il marito di Alice Neri, la 32enne di Ravarino uccisa e bruciata nelle campagne di Concordia presumibilmente la notte tra il 17 e 18 novembre scorsi.

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Alice Neri e il marito Nicholas Negrini, mentre nel riquadro l'avvocato Luca Lugari
Alice Neri e il marito Nicholas Negrini, mentre nel riquadro l'avvocato Luca Lugari

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L'uomo è stato sentito stamattina dai pm di Modena Claudia Natalini e Giuseppe Amara per circa un'ora e mezza. "Ha confermato quanto già detto ai carabinieri - prosegue l'avvocato - tutti gli spostamenti e dato ulteriori informazioni sugli orari; loro cercheranno di colmare i gap. Al momento che io sappia gli indagati sono sempre due ma c'è il massimo riserbo. La situazione familiare è grave, Alice è morta, lui si trova al centro di un caso giudiziario e c'è una bambina di 4 anni da crescere" ha aggiunto.  Infine, spiega: "Ombre sul mio assistito non ne vedo".

Il marito indagato per omicidio volontario

lI marito Nicholas Negrini è indagato per omicidio volontario insieme al collega di Alice con cui la donna prese l’ultimo aperitivo della sua vitaE’ stato proprio il marito, tramite l’avvocato Lugari, a chiedere di essere sentito dopo una prima audizione nel giorno del ritrovamento del corpo, il 18 novembre scorso, l’indomani della sparizione della donna. Probabilmente l’uomo, che denunciò la scomparsa della moglie proprio la mattina del 18 novembre dopo essersi accorto che non aveva dormito a casa, aveva dei particolari da aggiungere al primo racconto fatto agli inquirenti.

Era stato lui, inoltre, a chiamarla più volte quella mattina tra le 6 e le 7 (quando il telefono della vittima è stato spento) sentendosi respingere la chiamata. E sempre lui, nel pomeriggio, aveva cristallizzato l’ultima localizzazione del cellulare di Alice (tramite un’apposita applicazione di condivisione delle posizioni), che alle 3.40 si trovava allo Smart Cafè dove aveva trascorso la serata con il collega. Ma le telecamere l’avevano ripresa andarsene dal locale quasi un’ora prima, poco dopo l’amico che aveva preso una direzione opposta alla sua.

Cos’è successo quella notte? Gli inquirenti sperano di chiudere il caso entro Natale. I sospetti sono caduti intanto su un ’terzo uomo’.