Alice Neri, Mohamed in volo per l’Italia. Il criminologo: "Non c’è niente che lo incastri"

Il famoso criminologo Ezio Denti analizza i recenti casi ancora irrisolti. Sui due morti in villa a Serramazzoni: "Movente economico o passionale"

Modena, 31 dicembre 2022 – E’ iniziato il viaggio di ritorno per Mohamed Gaaloul, indagato per il terribile omicidio della mamma 32enne di Ravarino, Alice Neri. Infatti nelle prossime ore è atteso l’atterraggio dell’areo partito da Parigi all’aeroporto di Milano. Un rientro rimasto top secret fino all’ultimo momento, per questioni di sicurezza. Non è chiaro se il tunisino 29enne sarà tradotto in carcere a Milano o se tornerà subito a Modena. Gaaloul ha accettato di essere riconsegnato al nostro Paese a seguito dell’udienza dello scorso 22 dicembre, che si è svolta in Francia dove lo straniero è stato catturato.

Ominidio Alice Neri, nella foto Mohamed Gaaloul
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Il vero punto interrogativo, in questo caso, è il movente. Gelosia? Competizione? Rifiuto? E se davvero fosse stato accompagnato a casa? Una volta rientrato in Italia, forse, saremo in grado di trovare risposte concrete ai tanti quesiti ancora aperti. Ad analizzare il terribile omicidio della giovane mamma di Rami di Ravarino, Alice Neri è Ezio Denti, definito uno dei più noti criminologi investigativi e investigatore privato in Italia e all’estero. L’esperto analizza su queste pagine i fatti di cronaca più sconcertanti che hanno toccato da vicino il nostro territorio: non solo il delitto di Concordia ma anche l’omicidio suicidio – se così è stato – di Serramazzoni.

Il criminologo Ezio Denti
Il criminologo Ezio Denti

Cosa crede possa essere accaduto quella notte a Concordia? Cosa può aver portato ad un delitto così agghiacciante?

"Sicuramente è un caso anomalo quello della povera Alice: quanto accaduto quella notte, all’esterno del bar di Concordia deve essere ancora contestualizzato. Il giovane straniero deve essere ancora sentito. La situazione è comunque strana se pensiamo che quella sera in cui Alice è stata uccisa ha trascorso tutte quelle ore al bar e con un’altra persona, ovvero il primo indagato. I due si baciano, poi quest’uomo riparte e – in base al racconto dei testimoni – Alice bacia volontariamente Mohamed. Per arrivare a fondo, per far luce su questo caso occorre capire il rapporto esistente tra Mohamed e la povera Alice".

Da cosa si potrebbe partire?

"Alcuni elementi utili potrebbero emergere dal chip del suo cellulare: sicuramente con la tecnica chip-off gli esperti troveranno risposte. Il punto è che per primo Mohamed ammette di essere stato accompagnato a casa da una donna e Alice inserisce effettivamente l’indirizzo della vittima sulle ricerche. Ma il problema è: qualè il movente? Gelosia? I soggetti, quella sera, erano in competizione tra loro nei confronti di Alice? Oppure si è trattato di una richiesta particolare alla quale la donna non ha ceduto? Ecco perchè è fondamentale capire i rapporti tra i soggetti prima di arrivare ad una ‘soluzione’".

Dai primi elementi emersi lei che idea si è fatto?

"Forse Mohamed la teneva d’occhio mentre era in compagnia del collega; forse ha atteso che se ne andasse. Gli elementi non sono molti: se sulla vettura venisse isolato il dna di Mohamed, il giovane ha comunque ammesso di essere stato accompagnato a casa: per quello la bicicletta è rimasta lì. Che prove abbiamo? Un’auto bruciata, un soggetto fuggito, la vittima di un terribile delitto ma, dal mio punto di vista non ci sono prove certe al momento attuale".

Per quanto riguarda invece il presunto omicidio suicidio di Serramazzoni, ovvero il ritrovamento dei corpi privi di vita di Claudio Belloi, 77 anni e del 48enne Francesco Bordone?

"In questo caso l’impressione è che ci fosse un rapporto amichevole tra i due uomini. La casa a soqquadro forse è sinonimo del classico litigio; quello che avviene anche in una coppia o comunque tra due persone legate da un rapporto stretto. Occorre anche in questo caso capire il motivo: economico? Questo ragazzo potrebbe aver fatto tante richieste allo storico ambulante e magari il 77enne, ad un certo punto, si è stancato. E’ un ‘classico’ che, dopo il terribile gesto, l’autore si tolga la vita dopo essersi reso conto di quello che ha fatto".

Però ci sono ancora tanti dubbi...

"A stabilire cosa sia accaduto davvero sarà un’analisi certosina della dinamica: le tracce, la tipologia omicidiaria o suidiciaria e occorrerà appunto indagare sul rapporto esistente tra i due uomini: particolarmente stretto, quindi caratterizzato anche dalla gelosia? A mio avviso dietro alla tragedia dell’appennino ci possono essere solo due tipi di moventi: quello economico e quello passionale. Se è stato il più giovane a sparare, allora riterrei più plausibile il movente economico. Se invece è stato il 77enne a impugnare l’arma per primo, mi concentrerei su quello passionale".