Alice Neri morta carbonizzata a Modena, ascoltati i colleghi. Il 'terzo uomo' si defila

Il marito della vittima chiede di essere interrogato. Resta il mistero sugli spostamenti: la Ford della 32enne in via Mazzalupi già dal tardo pomeriggio

Modena, 26 novembre 2022 - Interrogatori, appostamenti, analisi dei tabulati telefonici e videosorveglianza al setaccio. E’ un incastro di accertamenti - tradizionali e all’avanguardia - l’attività dei carabinieri del reparto operativo di Modena che, supportati dal Ris di Parma, stanno cercando l’assassino o gli assassini di Alice Neri. L’attenzione è tutta sulla Wam di Cavezzo, l’azienda per cui Alice lavorava da nemmeno 6 mesi nel reparto tubolari: gli operai, tutti uomini, in queste ore vengono sentiti con attenzione dagli inquirenti.

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I militari si sono presentati anche a casa di un dipendente straniero. La giovane mamma di Ravarino è stata trovata carbonizzata nella sua auto il 18 novembre scorso dopo che il marito, la mattina stessa, ne aveva denunciato la scomparsa. La 32enne, che lascia una bimba di 4 anni, non era rincasata dopo essere uscita per un aperitivo con un collega a Concordia, appuntamento che si è protratto fin verso le 3 di notte.

Alice Neri, la donna di 32 anni, trovata morta carbonizzata dentro un'auto a Concordia
Alice Neri, la donna di 32 anni, trovata morta carbonizzata dentro un'auto a Concordia

E’ rimasta con l’amico 6 ore ai tavolini dello Smart Cafè, come confermato dal barista e dallo stesso marito che controllava (con il benestare della donna) la moglie tramite la condivisione della posizione attraverso i loro cellulari. Oltre al ragazzo con cui ha preso l’aperitivo, indagato insieme al marito per omicidio volontario, si valuta la posizione di un terzo uomo, sempre dipendente Wam, la cui auto si sarebbe aggirata in quelle ore per Concordia: "Non la conoscevo e non c’entro nulla con questa storia", ha detto raggiunto al telefono chiedendo di essere lasciato in pace.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ore trascorse tra l’uscita di casa di Alice - verso le 18-18.30 di giovedì 17 novembre - e il ritrovamento del corpo nel baule della macchina alle 21 di venerdì. A che ora aveva l’appuntamento per l’aperitivo? E’ andata direttamente allo Smart Cafè? Secondo indiscrezioni, la sua Ford sarebbe stata ripresa dalle telecamere anche prima dell’aperitivo nella zona di via Mazzalupi, proprio nei pressi del posto in cui è stata trovata carbonizzata. Che motivo avrebbe avuto di passare in quella zona così sperduta?

Ieri la Procura di Modena ha disposto il test del Dna sui resti carbonizzati rinvenuti nella Opel ritrovata ancora fumante in via Griffona a Fossa di Concordia. L’incarico dato dai magistrati modenesi è quello di estrarre il Dna di Alice Neri dagli oggetti della donna recuperati dai carabinieri nella sua abitazione e poi confrontarli con il Dna, appunto, dei resti.

Proprio il marito della donna sarà ascoltato la settimana prossima, come richiesto dal suo avvocato Luca Lugari, mentre ieri mattina sul luogo del rinvenimento, in una strada sterrata in campagna, sono tornati per un sopralluogo i pubblici ministeri Giuseppe Amara e Claudia Natalini.

Due pm schierati per un caso più complicato del previsto, con i carabinieri che stanno cercando di fare luce sulle amicizie della ragazza, unica donna in servizio in un reparto di soli uomini, dove pare fosse entrata in confidenza proprio con un collega (oltre a quello dell’aperitivo), cioè il cosiddetto ’terzo uomo’ che ieri si è defilato.

Alice era ’contesa’ tra più pretendenti? Si è fidata di una o più persone che credeva amiche? Per i familiari sarebbe stata uccisa per una avance respinta. Difficile, per il momento, pensare a un movente diverso.