Il dibattito sulla sicurezza infiamma la dialettica politica formiginese. "Crediamo che le misure attivate dal Comune di Formigine stiano dando un contributo a migliorare la situazione, al di là della percezione soggettiva di ognuno e di una definizione di ’emergenza sicurezza’ che oggettivamente appare inappropriata ed esagerata". Così il segretario del pd di Formigine replica a Lega e Forza Italia, che a seguito dei fatti occorsi a Magreta domenica mattina, con l’arresto di due malviventi pronti ad introdursi nell’abitazione dell’ esponente di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi avevano chiesto alla Giunta guidata da Elisa Parenti maggiore attenzione al problema sicurezza. Malagoli ricorda come sul territorio si sia dato corso al’installazione di 180 telecamere, dei varchi che intercettano le auto rubate o non assicurate, alla riattivazione del controllo di vicinato, all’avvio dei servizi dell’ANC e conferma come la sicurezza sia tra le priorità della Giunta.
"Romani – aggiunge Malagoli – era presente in consiglio quando il sindaco ha detto che la sicurezza è un prerequisito fondamentale e che non sarebbe stata il sindaco che si sarebbe difeso dicendo che sono problemi di percezione". Cita, Malagoli, i dati del Ministero dell’Interno (furti calati dai 485 del 2019 ai 361 nel 2023, furti in abitazione e con strappo da 171 a 67, rapine da 4 a 3, truffe informatiche da 85 a 135) ed evidenzia che, se ogni furto e ogni truffa è di troppo, il totale dei reati commessi sul territorio è sceso del 12% circa. A stretto giro la replica del capogruppo leghista Romani Romani: "La riduzione dei reati è certo positiva, ma – argomenta Romani – la situazione non può definirsi tranquillizzante. C’è molto da fare e non siamo ottimisti, come opposizioni, ad un’Amministrazione che opera in continuità con quella precedente".
s. f.