VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Allieve palpeggiate. Molestie negli spogliatoi. Allenatore di pallavolo agli arresti domiciliari

Si indaga su alcuni episodi all’interno del settore giovanile del volley. Almeno due tredicenni le presunte vittime, riserbo sulle indagini. L’accusa è violenza sessuale aggravata: ha il braccialetto elettronico.

Ancora non si sa con certezza cosa sia accaduto in quegli spogliatoi. Quel che è certo è che se le accuse fossero confermate, il fatto sarebbe gravissimo.

Un allenatore di pallavolo giovanile residente nella nostra provincia è stato denunciato da almeno due ragazzine che da tempo allenava per presunte violenze sessuali. L’uomo a fine aprile sarebbe stato colpito dalla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Le denunce, infatti, risalgono a marzo e a presentarle sarebbe stata anzitutto una famiglia modenese dopo che la figlioletta adolescente – parliamo di ragazze tra i 13 e i 14 anni – si è confidata con i propri genitori affermando di aver subito le terribili attenzioni da parte dell’allenatore, noto nell’ambiente avendo già una importante carriera sportiva alle spalle.

Un terremoto nel mondo della pallavolo giovanile dunque che potrebbe ulteriormente allargarsi. Infatti da quanto emerso fino ad ora – le indagini proseguono nel più stretto riserbo – le adolescenti vittime dei presunti abusi sessuali sarebbero due ma le denunce potrebbero aumentare. Poco è trapelato in merito ma i presunti abusi sarebbero avvenuti appunto negli spogliatoi al termine degli allenamenti e si sarebbe trattato di diversi episodi a seguito dei quali alle ‘allieve’ veniva imposto il silenzio.

Le famiglie delle minori presumibilmente vittime degli abusi, una volta appreso di quanto sarebbe accaduto alle figlie si sono subito rivolte alle forze dell’ordine e vista la delicatezza del caso le indagini sono scattate nell’immediatezza.

Per competenza il fascicolo è finito sul tavolo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna e nei giorni scorsi, appunto, al giovane sportivo sarebbe stata notificata la misura dei domiciliari con braccialetto elettronico.

Gli accertamenti sono ora in corso e proprio poiché coinvolgono minori al momento poco è trapelato in merito.

Quel che è certo è che almeno una delle famiglie coinvolte nella presunta storia di abusi si è rivolta ad un legale al fine di tutelare la figlia, che si costituirà parte civile nel caso in cui il giovane allenatore finisse a processo.

L’accusa nei suoi confronti, appunto, è quella di violenza sessuale aggravata.