Ambiente e avventura con il libro della giungla

Stamattina e stasera al Comunale la mini opera per bambini e famiglie "Attraverso la favola vogliamo risvegliare la sensibilità per la natura"

Migration

A Natale è bello ritrovare favole amate, quelle che ci fanno tornare un po’ bambini. Come "Il libro della giungla", dal racconto di Rudyard Kipling, che ha accompagnato l’infanzia di tanti di noi anche grazie al celebre film Disney. La storia di Mowgli, il cucciolo d’uomo smarrito nella giungla e allevato dagli animali selvatici, continua a incantare, a divertire e a commuovere in un nuovo, coloratissimo spettacolo musicale, una ‘mini opera’ con la partitura del famoso violoncellista Giovanni Sollima che andrà in scena oggi al teatro Comunale Pavarotti Freni (che coproduce): al mattino per le scuole, poi alla sera alle 20 per le famiglie, per i ragazzi e per tutti coloro che vogliono riassaporare un pizzico dei loro anni felici.

Pier Francesco Maestrini ha firmato il libretto e la regia di questa versione teatrale che si affida a un vivacissimo impianto scenico con i cartoons di Joshua Held e i costumi di Luca Dall’Alpi. Le musiche vengono eseguite dall’Orchestra Cupiditas diretta da Gianluca Martinenghi, con le voci degli interpreti, Giulia Bolcato, Cecilia Bernini, Matteo Mollica, Roberto Maietta e Luigi Morassi. "Mi sono attenuto alla sequenza drammaturgica del film, con qualche differenza qua e là, lasciando però che l’orso Baloo rimanesse il buontempone che tutti ricordiamo", spiega Maestrini. Invece il carattere severo di Bagheera, la pantera nera, viene ammorbidito... con un tocco di pantera rosa. E Re Luigi, personaggio disneyano, diventa Gurilla, animato da una brama di potere che gli fa assumere i peggiori comportamenti umani.

"Mentre scrivevo il libretto divampavano i grandi incendi che hanno distrutto gran parte della foresta amazzonica – aggiunge Maestrini –. Dunque l’attenzione è rivolta alla questione ambientale, alla quale ritengo non sia più possibile voltare le spalle". Mowgli vince il combattimento contro Shere-Khan e si salva servendosi del fuoco, ma il fuoco può anche distruggere. In questo "Libro della giungla", conclude l’autore, c’è quindi una morale: "Vogliamo risvegliare nei bambini il senso di responsabilità nell’utilizzare ogni invenzione umana, i cui risvolti possono essere positivi o negativi a seconda dell’atteggiamento di ciascuno di noi".

s. m.