REDAZIONE MODENA

Amo, Fratelli d’Italia alza il tiro: "Il Pd si autoassolve, è assurdo. Porteremo il caso in Parlamento"

Il capogruppo Galeazzo Bignami: "Gravissimo che per anni nessuno abbia fatto verifiche". Il senatore Michele Barcaiuolo: "I Dem devono rispondere di una situazione inaccettabile"

Il senatore Michele Barcaiuolo

Il senatore Michele Barcaiuolo

Modena, 22 giugno 2025 – E’ una vera e propria bufera politica quella che si sta abbattendo sull’Agenzia della mobilità che si ritrova un maxi ammanco di oltre 400 mila euro sottratti in circa 5 anni – secondo quando dichiarato dalla stessa Amo – da una dipendente che avrebbe fatto "bonifici sul suo conto corrente". La presunta responsabile, che ha assicurato che "chiarirà tutto" non lavora più lì da aprile ma ancora contro di lei non è stata formalizzata alcuna denuncia.

"Le bugie stanno in poco posto – attacca il senatore di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo – In una società come Amo, con amministratore unico, i flussi di pagamento sono affidati materialmente a un solo soggetto. Pertanto, tralasciando la questione giudiziaria che, anche sotto il profilo penale, verrà affrontata nelle sedi competenti, resta in piedi una responsabilità politica evidente e gravissima. Di fronte a un ammanco che, secondo i bilanci, potrebbe salire a mezzo milione con l’esame dei conti 2025, è semplicemente sconcertante leggere le parole di autoassoluzione da parte di esponenti Pd. I Dem devono rispondere di una situazione gravissima che coinvolge un ente pubblico e il suo amministratore unico, che è anche l’attuale segretario provinciale del partito. È surreale che non si faccia autocritica, ma si parli soltanto di trasparenza. Ci auguriamo che non trovino conferma anche le indiscrezioni circolate in queste ore, secondo cui il denaro pubblico sottratto sarebbe stato impiegato per spese di natura del tutto scellerata", conclude Barcaiuolo.

E Galeazzo Bignami Bignami, capogruppo dei deputati di Fratelli d’Italia, ricara la dose: "Parliamo di un ente pubblico controllato da Comuni e Provincia, guidato fino a pochi giorni fa dall’attuale segretario provinciale del Pd Stefano Reggianini. È gravissimo che si sia potuti arrivare a un buco di bilancio di tali dimensioni senza che nessuno, per anni, sollevasse dubbi o facesse verifiche. Ancora più sconcertante è l’atteggiamento del Pd, che di fronte a uno scandalo di questa portata, respinge ogni responsabilità e tenta di autoassolversi per voce dei propri rappresentanti locali. Seguiremo con attenzione, anche in Parlamento, l’evolversi delle indagini, affinché siano chiarite tutte le responsabilità: pretendiamo la massima chiarezza su ogni euro speso. Il Pd smetta di autoassolversi, si assuma le sue responsabilità e chieda trasparenza ai propri amministratori e rappresentanti".