Anche la Provincia si sfila: "Urge riforma"

Tomei: "Ruolo strategico per il territorio". Muzzarelli: "Fase transitoria delicata, serve l’impegno della la Camera di commercio"

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Dopo il Comune anche la Provincia esce da Modena Fiera. La formalizzazione è avvenuta ieri nel corso della seduta del Consiglio quando è stata approvata la delibera annuale sulle partecipazioni societarie della Provincia di

Modena. L’uscita da Modena Fiere rientra all’interno del piano di razionalizzazione periodico dell’Ente per l’anno 2022.

"Questa decisione – ha spiegato il presidente della Provincia Gian Domenica Tomei (nella foto) – è necessaria poiché con i passivi di bilancio di Modena Fiere degli ultimi 4 anni, la legge non consente ai soci pubblici di proseguire nella partecipazione societaria. Siamo ben consapevoli del ruolo strategico di questa società per l’intero tessuto economico provinciale e sarà nostro impegno continuare a far si che Modena Fiere resti un riferimento per la provincia di Modena".

Modena Fiere srl è partecipata al 51 per cento da Fiere internazionali di Bologna spa, mentre le restanti quote sono divise tra Comune di Modena e Provincia, che detengono ciascuna il 14,61 per cento delle quote societarie e la Camera di commercio con il 19,78 per cento.

Nella discussione è intervenuto anche il sindaco di Modena: "La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che l’attuale quadro normativo non consente ad un socio pubblico di procedere con l’eventuale liquidazione societaria né a procedere

con un’eventuale ricapitalizzazione, determinando quindi anche l’uscita da parte del Comune di Modena. Occorre urgentemente definire una linea politica condivisa che consenta a Modena Fiere di restare baricentro delle iniziative di promozione territoriale modenese, anche

attraverso l’impegno e il sostegno della Camera di Commercio, in una fase transitoria così delicata".

Intanto la Provincia di Modena, ha dato il via libera al bilancio 2023, dove sono previsti gli investimenti ei prossimi tre anni. Sono pari in tutto a quasi 73 milioni di euro già finanziati. Le risorse investite sulla viabilità sono oltre 36 milioni, tra cui gli interventi sui ponti, le manutenzioni delle stradali, su frane e dissesti. Mentre sulla scuola, sempre nel 2023, sono previsti 25 milioni, messi a disposizione dal Governo con le risorse del Pnrr, tra cui il miglioramento sismico del polo Cavazzi Sorbelli Marconi, a Pavullo, e della palestra dell’istituto Meucci di Carpi, oltre alla realizzazione già in corso del nuovo edificio scolastico all’istituto Formiggini di Sassuolo e al miglioramento strutturale del Barozzi di

Modena.