"Anni di soprusi, a Zocca sono rinata Mi ha salvato la musica di Vasco"

Una mamma si è rifugiata qui: "Ho tatuate sul corpo le frasi di Sally". La sua storia è ora diventata un libro

Ha subito violenze in famiglia ‘Nina’, arrivata a Zocca dal nord Italia due anni e mezzo fa, calamitata dalla musica e dai luoghi del cuore di Vasco Rossi, magie che hanno scatenato in lei una reazione emotiva e coraggio sufficiente per permetterle di riappropriarsi della sua vita. È fuggita con la figlia per lasciarsi alle spalle una storia durata nove anni, storia di dolore: percosse e violenze sessuali da parte del suo ex compagno. Si sentiva soggiogata e quassù ha ritrovato la serenità. "Non si poteva più andare avanti, bisognava cambiare, per me e per la bambina. Non era giusto per tutte e due", spiega Nina (nome di fantasia), alla soglia dei cinquant’anni, che ha deciso di raccontare nel libro "Libere di ricominciare" questa sua esperienza buia di vita.

Il volume sarà presentato sabato 23 luglio, alle ore 16, in un luogo simbolo della Vascolandia zocchese: il BiBap, il bar frequentato dal Kom ogni qualvolta ritorna al ‘paesello’. Lo presenterà una carissima amica di Nina, Michela Bortolini di Zocca e sarà data voce a chi voce non ne ha, partendo da confidenze dolorose per arrivare all’analisi psicologica fatta da chi, per mestiere, vive quotidianamente i dolori altrui legati a soprusi: Sonia Vitali. "Nina non esiste, o meglio, Nina ha il profilo di ogni donna. La violenza sulle donne sembra cosa lontana, per chi non ne è vittima, ma potrebbe di fatto diventare l’incubo di tutte – commenta Michela Bortolini –. Sabato parleremo di questo, per non lasciare nel silenzio un problema attuale e pesantissimo. Parlarne è il primo passo verso la consapevolezza e verso il riscatto. Nina è un nome di fantasia, ma nasconde l’identità di una donna in carne ed ossa, che ha avuto la forza di liberarsi dal sopruso, questa donna si è sentita libera per la prima volta a Zocca, dove è arrivata guidata dall’amore per Vasco".

Nina è una fan di Vasco, da anni, anche se non ha mai conversato con lui. Quando lo vede si emoziona e si blocca. Ha un autografo tatuato in un braccio e uno su una spalla oltre al brano della canzone Sally scritto sulla pelle: ‘La vita è un brivido che vola via’. "Quattro o cinque anni fa – racconta – sono venuta a Zocca per vedere Vasco e, nel 2019, con mia figlia abbiamo trascorso quassù 10 giorni di vacanza. É scattato tutto in quest’occasione. Lui, la sua musica, vederlo, guardarlo negli occhi, mi ha dato la forza di dire torno a Zocca e ci rimango. Ho trovato subito un lavoro".

"Alla presentazione del libro Nina ci sarà, ma in incognito – anticipa la Bortolini –. Ha voluto che fossi io a presentarlo. Mi ha detto: ‘Se non lo fai tu, non lo presenta nessun altro’.

L’autrice ringrazia chi le è stato vicino. Spero – ha detto – che questo libro possa aiutare chi sta vivendo quello che ho vissuto io, e spero che parlarne possa aiutare anche le giovani generazioni ad avvicinarsi al problema". L’incasso del libro sarà devoluto all’Istituto Comprensivo Martiri della Libertà di Zocca.

Walter Bellisi