Condanna No Vax, l'Ausl: "Soddisfazione per la decisione del giudice"

Il direttore Annicchiarico dopo la sentenza nei confronti dell’attivista, sanzionata per informazioni errate sui manifesti: "Sulla salute servono informazioni corrette"

Il direttore generale dell’azienda sanitaria Massimo Annicchiarico (FotoFiocchi)

Il direttore generale dell’azienda sanitaria Massimo Annicchiarico (FotoFiocchi)

Modena, 13 luglio 2018 – «Prendiamo atto con soddisfazione della decisione del giudice. Uno dei nostri principali impegni come Azienda sanitaria è quello di una corretta informazione sui temi che riguardano la salute». Sono queste le dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Massimo Annicchiarico, a fronte della sentenza di condanna per procurato allarme nei confronti dell’attivista no vax, in seguito ad una fake news sui vaccini comparsa nel febbraio scorso su alcuni manifesti affissi in città.

L’inchiesta della Procura era partita proprio da un esposto presentato dall’azienda sanitaria. «E’ fondamentale presidiare la comunicazione e far sì che iniziative di disinformazione o addirittura mistificatorie come quella oggetto della nostra denuncia - ha spiegato Annicchiarico - non minino il rapporto di fiducia dei cittadini con il servizio pubblico e, soprattutto, con i professionisti che quotidianamente sono impegnati nelle attività vaccinali, frustrandone e, di fatto, impedendo il perseguimento della tutela della salute individuale e collettiva», conclude Annicchiarico.

Nei confronti dell’attivista modenese, infatti, è scattato un decreto di condanna al pagamento di una sanzione di 400 euro per aver diffuso informazioni errate sui vaccini su manifesti di sei metri per tre. Gli stessi riportavano una fake news, ovvero che 21.658 bambini erano stati danneggiati dai vaccini, una cifra che, in realtà, è relativa alle segnalazioni arrivate all’Aifa. Il comitato aveva fatto ammenda, riconoscendo l’errore, ma l’Usl aveva comunque insistito per perseguire un’informazione falsa che avrebbe potuto disorientare i cittadini

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