Modena, anziano scippato in Canalchiaro. "Ma non denuncio, ho paura"

Un altro colpo messo ai segno dai nomadi. Si moltiplicano gli appelli a denunciare

Controlli della municipale

Controlli della municipale

Modena, 15 giugno 2018 - Si sono sicuramente resi conto della sua ‘fragilità’ e buona fede, avendo superato i 90 anni e, con la scusa di cambiare le banconote, gli hanno sottratto dal portafogli 50 euro, certi che - vista la sua andatura leggermente claudicante - non sarebbe stato in grado di rincorrerli. Dopo di che si sono dileguati come se nulla fosse. Una novità? No, purtroppo. Situazioni che anzi si verificano con frequenza nella centralissima Corso Canalchiaro. Gli autori del furto con destrezza avvenuto ieri, nel primo pomeriggio, sono infatti i soliti e noti nomadi che bazzicano in zona. Sul posto, contattata da un esercente, è subito arrivata una volante ma pare che l’anziano, amareggiato per quanto accaduto, abbia preferito non sporgere denuncia anche per evitare eventuali ritorsioni da parte della nota famiglia.

La situazione ‘Canalchiaro’ è finita di recente al centro delle cronache cittadine, con piccati botta e risposta anche tra le forze politiche e i rappresentanti delle associazioni. Ma una certezza c’è: le autorità e non solo chiedono a gran voce che eventuali vittime oppure osservatori di episodi criminali sporgano denuncia. Ieri mattina, a tal proposito, il prefetto Maria Patrizia Paba ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica cui hanno partecipato, oltre al sindaco e ai vertici delle Forze dell’Ordine, i vertici di Confesercenti, Ascom Confcommercio e Lapam Federimprese.

Nel corso del tavolo sono stati esaminati i temi relativi alla sicurezza della città e, in particolare, del centro anche con riferimento a Corso Canalchiaro. Il Prefetto ha in primo luogo sottolineato la necessità della denuncia tempestiva e puntuale da parte dei cittadini alle Forze dell’Ordine per consentire le diverse misure previste dalla legge in materia penale, di misure di prevenzione, di polizia amministrativa, di sanzioni a tutela delle vivibilità delle città quali il “daspo urbano”. Nell’annunciare che saranno incrementati i controlli su tutto il territorio, il prefetto ha anche ribadito che si percorrerà sempre più attivamente la strada dei collegamenti diretti con cittadini, commercianti ed esercenti. Parliamo infatti delle numerose chat istituite in città sia tra esercenti che residenti, volte a segnalare fatti o persone sospette ed eventuali crimini.

«Rispetto alla situazione in centro sarà opportuno un salto di qualità sul versante dell’assunzione di responsabilità e di senso civico» – afferma invece Mauro Rossi, presidente provinciale di Confesercenti a seguito della riunione. «Al di là dei risultati che il Prefetto ha illustrato - alcuni reati risultano in calo (200 furti in meno in provincia, 1/3 di rapine in meno, la metà a Modena città) e che attestano il buon lavoro condotto dalle forze dell’ordine, si è convenuto sulla necessità di una collaborazione più attiva tra associazioni, operatori, forze dell’ordine. La nostra Associazione si è assunta l’impegno di invitare e sollecitare gli operatori economici vittime di atti vandalici, molestie, minaccee quant’altro a denunciare senza remora alcuna».