"Anziché fermare i bar, multe a chi non usa la mascherina"

Mario Bugani (Modenamoremio): "Vorrei vedere i vigili sanzionare chi non rispetta le regole anche fuori dai nostri locali"

Migration

di Vincenzo Malara

"Cosa accadrà ora che diventeremo Regione arancione? Si ridurrà ulteriormente la frequentazione del centro da parte dei cittadini in un momento di grande sofferenza per il tessuto economico". Esprime delusione e preoccupazione il presidente di Modenamoremio, nonché titolare di PizzALTaglio in piazza Mazzini, Mario Bugani.

La società di promozione del centro storico raccoglie centinaia di commercianti tra i suoi scritti e come pochi ha il polso della situazione sull’umore generale in questa (nuova) fase complessa. "Già le ulteriori restrizioni decise dalla Regione per il weekend avrebbero determinato ricadute gravi sulle attività commerciali, ma adesso con la chiusura di bar e ristoranti per tutta la settimana il quadro peggiora". Bugani è convinto che era possibile evitare questo inasprimento: "Più che aumentare le restrizioni – dice - servirebbe fare rispettare le regole già in vigore e muoversi in quel perimetro. Mi spiego meglio: è vero che in centro nei fine settimana vengono tante persone, ma è altrettanto vero che la maggioranza indossa le mascherine e cerca di mantenere un comportamento responsabile. Il vero problema è quella cerchia ristretta di individui che ignora le norme. Non è giusto che per pochi debbano pagare tutti. In questo senso, e penso di parlare a nome della categoria, – prosegue Bugani – il nostro appello come commercianti è che aumentino i controlli da parte dei vigili e di conseguenza le multe verso chi trasgredisce. I locali ‘fuorilegge’ vengono giustamente sanzionati, ma non mi pare ci sia lo stesso atteggiamento per i cittadini che non indossano la mascherina. Bugani è chiaro: "Il nostro centro storico, così come nelle altre città, sta soffrendo questa fase di emergenza in termini di fatturati. Appesantire le norme, quando tutti stanno provando a fare la loro parte, avrà il solo risultato di contrarre ulteriormente gli affari e lo scoraggiamento generale degli imprenditori. Speriamo di vedere per strada più vigili e fioccare più sanzioni, in modo da educare chi non ha rispetto per la salute e il lavoro degli altri". La vera sfida adesso – conclude il presidente di Modenamoremio – "è impegnarci perché tra due settimane la regione Emilia-Romagna possa tornare nella fascia gialla. E’ impensabile affrontare il periodo delle festività in una sorta di lockdown generalizzato. Sarebbe la fine per tante realtà".