Arrestato con 130 chili di marijuana In trappola il fornitore dei pusher

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COME fossero piccole rotoballe trasportate alla luce del sole, per oltre 600 chilometri in autostrada dalla Puglia a Reggio, a bordo di una station wagon. Nei cubi avvolti dal cellophane non c’era il fieno, ma ben 130 chili di marijuana pressata. È il maxi sequestro di droga effettuato lunedì dalla polizia che ha bloccato l’automobile condotta da Xhulio Veizi, 27enne albanese, originario di Valona, arrestato come presunto trafficante di stupefacenti destinati alla piazza emiliana. Il giovane – con precedenti specifici – è stato fermato dagli agenti della questura di Reggio all’altezza dei parcheggi dell’ex Caserma Zucchi. Qui, è sceso tentando la fuga, stroncata sul nascere dagli uomini in divisa. La squadra mobile reggiana lo attendeva in città. Dopo un attento monitoraggio su alcuni pusher di bassa leva, si è capito che l’uomo poteva essere un fornitore chiave. Così, il magistrato della procura reggiana, Iacopo Berardi, ha autorizzato l’applicazione di un Gps magnetico esterno alla vettura. E grazie a questo dispositivo, gli investigatori sono riusciti a capire l’esatto tragitto. L’albanese è partito da Reggio per Brindisi. La sua permanenza nel tacco dello Stivale è durata solo dieci minuti. Giusto il tempo per fare tre tappe di rifornimento in altrettante spiagge, tant’è che il carico sequestrato presentava evidenti tracce di sabbia sulle confezioni. Droga che molto probabilmente – e su questo gli inquirenti stanno approfondendo – era appena sbarcata dall’Albania, dopo aver attraversato il mare. Il narcotrafficante è così ripartito imboccando l’A14 Adriatica coi mega imballaggi, pure da oltre 20 chili ciascuno, in macchina – distribuiti senza preoccuparsi di nasconderli troppo tra bagagliaio e sedili posteriori – per poi arrivare nella città del Tricolore dove la merce illecita era attesa. Sarebbe stata infatti destinata ai pusher «di livello 1», grossisti che a loro volta avrebbero venduto l’erba agli spacciatori di strada in Emilia, quindi probabilmente anche nei parchi di Modena. Il valore complessivo di mercato del quantitativo si aggira attorno ai 650mila euro. E 8mila euro in contanti, oltre ai telefonini sequestrati che saranno scandagliati ai raggi X, sono stati trovati nella perquisizione a casa dell’arrestato, senza permesso di soggiorno e domiciliato in via Curtatone, nel quartiere Gattaglio. Mentre l’autovettura sulla quale trasportava la droga, era intestata a un italiano nato in Sardegna, ma residente a Roma, risultato del tutto estraneo alla vicenda.

Daniele Petrone